Con la famiglia a cercar funghi e poi la caduta fatale: tragedia nei boschi

Garzeno Luigi Pianeti, 71 anni e residente a Lecco, si era spinto in Valle Albano. Fatale la caduta in un dirupo. Era uscito con dei familiari, poi si è allontanato da solo. Allarme scattato alle 18, corpo recuperato due ore dopo

Quest’anno la stagione dei funghi è partita in ritardo, senza peraltro risparmiare vittime. In Alto Lario, l’altro giorno, si è registrata la prima: si tratta di Luigi Alessandro Pianeti, 72 anni (li avrebbe compiuti l’11 ottobre), nativo di Ossimo, in provincia di Brescia, e residente a Cremella (Lecco).

Il suo corpo senza vita è stato individuato martedì alle 22.30 in fondo a un dirupo in località Bignul, nei boschi di Garzeno sopra il Punt di Seregh.

La tragedia

Il pensionato, già vedovo, martedì mattina si era spinto sulle montagne di Montemezzo in compagnia del fratello, della moglie di lui e di un altro cognato in cerca di funghi.

Doveva essere una serena giornata spensierata in mezzo alla natura e, invece, per lui e i parenti si è trasformata in tragedia. Nei boschi di Montemezzo la raccolta si era rivelata avara e così, dopo aver pranzato, il gruppetto si è diretto in Valle Albano. Lassù il raccolto è stato migliore, ma da grande appassionato, Pianeti ha voluto spingersi da solo ancora nei boschi, dicendo che sarebbe stato via un’oretta. Alle 18 è scattato l’allarme e sulla montagna di Garzeno si sono diretti i Vigili del fuoco di Dongo, che hanno poi mobilitato anche una squadra saf di Como, specialisti di Varese con strumentazione Dedalo (per ricerche mirate attraverso il segnale gps) e l’elicottero Drago decollato da Malpensa, e una squadra del Soccorso alpino della stazione donghese.

Le ricerche

Sono così iniziate le ricerche, con la presenza anche dell’automedica e dei carabinieri della Compagnia di Menaggio. I soccorritori hanno trovato tracce del passaggio del disperso nel bosco e alle 20.30 è stato individuato il suo corpo, purtroppo senza vita, in un dirupo in zona molto impervia.

Ad avvistarlo sono stati i Vigili del fuoco e il recupero è avvenuto alle 22.30; la salma è stata portata nella camera mortuaria dell’ospedale di Gravedona. Nulla da fare, insomma, per lo sfortunato settantaduenne, che da esperto appassionato conosceva bene tutti i boschi del lago.

A Garzeno, appena appreso dell’emergenza, il Comune si è messo a disposizione per agevolare le ricerche: il municipio è divenuto la base della squadre impegnate e anche il tecnico comunale e un consigliere, che scendevano dai monti dopo un sopralluogo, hanno appreso dai parenti della scomparsa dell’uomo e si sono uniti alle ricerche. «Purtroppo è finita male – interviene il giovane sindaco del paese, Erosa Robba – . Abbiamo cercato di favorire in tutti i modi le ricerche del disperso e anche da parte di Vigili del fuoco, Soccorso alpino e Carabinieri c’è stata la massima solerzia. Rimane, come misera consolazione, il ritrovamento della salma dopo poche ore, senza che trascorresse la notte col timore che lo sfortunato cercatore di funghi potesse essere morto dopo una lunga agonia. Ci spiace davvero per lui e ci stringiamo in solidale cordoglio ai parenti».

Un anno fa, nei boschi tra Basciarino e Mottafoiada era precipitato in un dirupo un quarantanovenne di Stazzona che, passeggiando con a famiglia, aveva adocchiato dei funghi in luogo scosceso: nonostante i gravi traumi, riportati, era comunque riuscito a riprendersi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA