David, acrobata con la bicicletta: a 14 anni è già in maglia azzurra

Trezzone Ha vinto il campionato italiano, e a fine mese sarà ai mondiali. «Il papà gli ha trasmesso la passione delle moto trial, lui ci mette i muscoli»

Con la bici compie evoluzioni incredibili e va dove le persone normali non arrivano neppure a piedi. David Magnolio e la sua bike trial, insomma, sembrano davvero un tutt’uno e lasciano lo spettatore a bocca aperta. Non a caso lui, quattordicenne di Trezzone, ha appena vinto il campionato italiano “esordienti” disputatosi a Rosignano Solvay, in Toscana. Un viatico per una carriera che si preannuncia davvero ad alto livello.

L’impresa

Non sarebbe nemmeno la sua prima impresa: già lo scorso anno, per esempio, era giunto secondo nella prova tricolore, ma prima degli “esordienti” i titoli non hanno valore ufficiale. Il bike trial è il trial in bicicletta, disciplina nella quale il ragazzino di Trezzone sembra aver pochi rivali: «Un rivale, a dire il vero, ce l’ha – interviene mamma Simona – : è mio nipote Andrea. Si allenano assieme e sono entrambi tesserati per il Bmt Valsassina».

Andrea, anche lui quattordicenne, di cognome fa Tenchio e al campionato italiano è giunto terzo: il piccolo Comune di Trezzone ha così portato due suoi giovanissimi residenti sul podio di una gara tricolore. Grazie al titolo conquistato, David è stato convocato dalla Federazione con la squadra azzurra che prenderà parte al campionato del mondo in programma a Wadowice, in Polonia, dal 29 al 31 luglio.

«E’ da quando aveva 7 anni che mio figlio pratica questa disciplina – racconta ancora la madre – Mio marito faceva gare di trial con la moto e gli aveva regalato una bike trial. Durante un’escursione in Valsassina assistette a un’esibizione e rimase stregato». Coinvolgendo anche il cugino Andrea, David si tesserò per il Bmt Valsassina, mostrando in breve tempo di possedere talento da vendere.

Tanta grinta

«La sua prima gara risale al 2016 – ricorda ancora mamma Simona – e da lì è stato un crescendo, senza alcuna interruzione. Io ammiro soprattutto la costanza sua e di Andrea: si allenano da soli qui ogni giorno e una volta alla settimana vanno in Valsassina per l’allenamento con i tecnici e la squadra. Hanno una passione incredibile e credo sia giusto, per noi genitori, assecondarla».

Con la maglia tricolore addosso e un mondiale che lo aspetta a breve, David è concentratissimo, ma non sente affatto pressioni, come è giusto in questa particolare fase della vita. E lo stesso concetto viene ribadito dalla mamma: «Alla sua età deve vivere le gare in maniera spensierata, senza l’assillo del risultato – conclude – . Conta che si diverta praticando una sana disciplina sportiva».

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