Funivia, non c’è la data di riapertura. «Ma è importante darle un futuro»

Pigra Quasi ultimati i lavori per le barriere architettoniche, impianto ancora fermo. Colzani (Tpl): «Dopo la tragedia del Mottarone, la normativa si è ulteriormente complicata»

In tanti in questi festività natalizie e di fine anno all’insegna del bel tempo hanno chiesto notizie circa la riapertura della funivia Pigra-Argegno, chiusa di fatto dal 17 ottobre “per lavori di manutenzione” e da quel momento in attesa di conoscere il proprio destino. Il dato oggettivo, confermato a “La Provincia” dal presidente dell’agenzia Tpl Como-Lecco-Varese, Angelo Colzani, è che a oggi «non c’è una data per la riapertura dell’impianto».

Incertezza

«Peraltro se ne occuperà il prossimo presidente dell’Agenzia. Io sono in scadenza dopo il 20 gennaio, ben oltre il secondo mandato. È sicuramente importante dare un futuro alla funivia di Pigra, ma in questo momento obiettivamente non vi sono certezze, anche perché dopo la tragedia del Mottarone, la normativa si è ulteriormente complicata - la chiosa di Colzani -. Bisognerà valutare anche le intenzioni della società che al momento gestisce la funivia, la Scf Monterosa». La situazione è parecchio ingarbugliata e la sensazione è che almeno sino alla primavera la funivia resterà chiusa e non solo per il doppio cantiere - uno in fase di ultimazione - che sta interessando lo storico impianto a fune e su cui fa il punto il sindaco Giovanni Balabio.

«Per la gestione e la riattivazione, la partita è in mano all’Agenzia Tpl e il nostro augurio è che la funivia possa riaprire in tempi celeri. Di sicuro la chiusura non dipende dal cantiere in essere e da quello finanziato da Regione Lombardia, per il quale la manifestazione d’interesse scade in questi giorni - la puntualizzazione di Balabio -. Il cantiere che in parte si nota passando lungo la Regina è nostro ed è finalmente in dirittura d’arrivo dopo qualche rallentamento nei lavori. Si tratta di lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche».

E aggiunge: «In mezzo c’è anche un finanziamento da 650mila euro di Regione Lombardia per interventi di manutenzione straordinaria, da ultimare entro settembre 2023. Lavori questi che non precluderanno la possibilità di riaprire l’impianto, anzitutto perché si tratta di due tranche di interventi e poi perché in caso di tratterà di brevi chiusure, nell’ordine dei tre-quattro giorni. Mi preme rimarcare che Comune e ufficio tecnico hanno fatto tutto quanto in loro potere per accelerare i tempi. Sicuramente terremo aperto il canale di dialogo con l’agenzia Tpl».

Due cantieri

Dunque in una manciata di giorni dovrebbe finalmente essere concluso il primo cantiere e da lì bisognerà capire le intenzioni della Scf Monterosa, che avrebbe garantito di voler riaprire l’impianto, anche se - per dirla con il presidente dell’agenzia Tpl - «in base alle nuove normative dopo la tragedia del Mottarone, ora servirebbe un dipendente in più, difficile da reperire sia per le qualifiche richieste sia per una questione di costi». Di sicuro, archiviate le festività, la riapertura della funivia Pigra-Argegno sarà una delle priorità del territorio, peraltro a un mese dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio e della Giunta regionale.

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