Gravedona, la banda piange Ruspantini
Storico maestro e “Stella d’oro”

Dal 1976 al 2015 ha diretto la filarmonica. La benemerenza del Comune

La comunità si stringe ai familiari di Mario Ruspantini, storico maestro e musicante del corpo filarmonico gravedonese. Avrebbe compiuto gli 80 anni il 21 dicembre e da diverse settimane era ricoverato in ospedale col covid; il virus alla fine era scomparso, ma i suoi effetti sono risultati fatali. Sessantasei anni in banda sono un autentico record e lui li ha trascorso, tra l’altro, senza mai mancare a una prova o a un solo appuntamento. Aveva imbracciato il trombone nel 1954, poco più che tredicenne, e nel 1976 gli era stata affidata la bacchetta di maestro, anche se in seguito non aveva mai smesso di suonare quando ce n’era bisogno. Numerosi i concerti importanti da lui diretti in maniera impeccabile, come quello eseguito dalla sua Banda nella rinomata galleria di Milano poco prima di passare il testimone. A testimonianza dell’umiltà che lo contraddistingueva, nel 2015 aveva infatti ceduto la bacchetta a chi era più giovane e più adatto in quel momento, tornando fra i ranghi dei musicanti con un’innata voglia di imparare ancora. «Lo ricordiamo presente a tutte le prove, ai concerti e ai servizi vari, sempre puntuale e con la sua proverbiale dedizione, fino alla primavera scorsa, quando ogni attività della banda era stata sospesa per via dell’emergenza sanitaria – afferma il segretario del Corpo musicale gravedonese, Giulio Mastaglio – . All’interno del nostro sodalizio, dove era una colonna e un punto di riferimento non solo musicale, ma anche umano, lascia indubbiamente un incolmabile vuoto. Se n’è andato, prima di tutto, un amico caro». Fine artigiano del ferro, Ruspantini era un perfezionista e il suo lungo e ininterrotto impegno nella Filarmonica non è certo passato inosservato. Nel 2016 il Comune di Gravedona gli aveva conferito la “Stella d’oro”, benemerenza civica «per aver svolto con grande impegno e passione il ruolo di maestro del Corpo musicale per quarant’anni, prodigandosi nella meritoria opera di diffusione della cultura musicale, soprattutto tra le nuove generazioni”. Ricorda bene quel momento il sindaco, Fiorenzo Bongiasca: «Un riconoscimento dovuto. Ruspantini ha fatto della sua passione per la musica un importante impegno sociale, portato avanti sempre con impeccabile impegno ed umiltà». Anche l’assessore alla cultura, Cersare Soldarelli, ne rimarca le virtù: «Un uomo che ha saputo incarnare fino in fondo il significato culturale della musica di paese. E’ stato un vero esempio per tanti giovani». I funerali dello storico maestro si svolgeranno giovedì 17 dicembre, alle 10, nella parrocchiale di Consiglio di Rumo.

(Gianpiero Riva)

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