Griante, semaforo sulla Regina
Scontro tra Anas e Comune

L’ente stradale lo ha imposto al Comune che è stato diffidato dal continuare le opere iniziate nella zona. Il vicesindaco: «Tempi troppo lunghi. Mettetene uno “intelligente”»

Il giorno dopo le code chilometriche di San Valentino sulla via del rientro verso Como a causa del semaforo piazzato da Anas tra località “il Ponte” e i “Beau Rivage” su un cantiere allestito dal Comune per rifare un tratto di marciapiede con annesso impianto di illuminazione, volano “gli stracci”. I due protagonisti della vicenda - e cioè Comune e Anas (ente proprietario della Regina) - si sono affrontati con uno scambio d’accuse che potrebbe anche avere anche risvolti di natura giudiziaria. Nel mezzo ci sono centinaia di automobilisti che domenica 14 febbraio per bypassare il semaforo hanno impiegato tra i 50 minuti e l’ora con la coda che ha superato i 4 chilometri, con il picco del caos viabilistico raggiunto tra le 17 e le 19.Il vicesindaco Pietro Ortelli proprio domenica seraaveva confermato che «quel semaforo non l’abbiamo messo noi. L’ha piazzato Anas venerdì pomeriggio 12 febbraio paventando problemi di sicurezza sul tratto dell’intervento». Lunedì 15 a metà pomeriggio Anas ha fatto sapere di aver inviato al Comune (e per conoscenza alla Prefettura) una diffida a proseguire i lavori, iniziati senza autorizzazione e che hanno obbligato Anas, per garantire la sicurezza delle auto e dei mezzi in transito, a chiudere una corsia con un semaforo. Il dato di fatto che è che domenica 14, con 14.794 veicoli transita nell’arco delle ventiquattro ore, la Regina era già di per sé in affanno e questo “tappo” ha notevolmente accentuato i problemi, senza dimenticare l’incidente avvenuto poco prima delle 18 all’interno della galleria “Crocetta”. Già dal primo pomeriggio, superare il semaforo è stato un autentico incubo con tempi d’attesa dilatati. Il Comune però non ci sta a passare dalla parte del torto e ieri - come si è appreso a pomeriggio inoltrato dopo l’ennesimo soprattutto effettuato dall’ufficio tecnico - ha manifestato l’intenzione di rispondere punto su punto alla diffida targata Anas, dopo avere già inviato una serie di comunicazioni sull’argomento sempre ad Anas senza ricevere risposta. Tra le anomalie ne evidenzia una su tutte il vicesindaco Ortelli: «Per ancorare il guardrail, è stato forato in due punti il corrugato all’interno del quale passano i cavi elettrici. Ecco spiegato perché in corrispondenza di ogni temporale l’illuminazione pubblica veniva meno in quel tratto molto pericoloso di Regina. Ma ci sono altre anomalie che andremo ad evidenziare». Il vicesindaco aggiunge che «questa volta le scuse non bastano, senza dimenticare i trascorsi con Anas legati alle asfaltature estive. Chi ha sbagliato deve pagare». Ma l’attenzione è già rivolta al prossimo fine settimana, quando inevitabilmente sarà ancora presente il semaforo. Per questo l’obiettivo è installare almeno una lanterna semaforica “intelligente”, dotata di sensori anti-caos così evitare lunghe attese mentre in direzione opposta non sopraggiunge alcun veicolo. «È Anas che deve garantire il semaforo intelligente. Spero si attivi al più presto» aggiunge Ortelli.

(Marco Palumbo)

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