I sindaci e la variante della Tremezzina
«Lavori da novembre e Regina aperta»

Fronte unito: «Cercare soluzioni operative senza prevedere la chiusura della statale»

In sette mosse (tante sono le richieste contenute nel documento inviato alla cabina di coordinamento), i sindaci che fanno riferimento al Comitato istituzionale statale Regina (Cisr) giovedì 19 agosto hanno messo nero su bianco richieste e soprattutto condizioni in vista del via ai lavori della variante della Tremezzina in corrispondenza del portale sud di Colonno. Il Comitato presieduto dal sindaco di Menaggio Michele Spaggiari ha così dato corso a quel documento già ventilato nella riunione di Argegno e finalizzato ad accorpare le richieste «che giungono da imprese e cittadini, affinché i lavori della variante non costituiscano un ulteriore problema per il nostro territorio, già provato dal Covid e dalle conseguenze del maltempo». I primi due punti in particolare racchiudono il nodo cruciale di questa delicata e dibattuta vicenda, vale a dire «sì a cantiere e lavori da novembre (l’indicazione giunta dal Consorzio Stabile Sis è di iniziare il cantiere dal 2 novembre, ndr), velocizzando le tempistiche per approvazioni e validazioni necessarie per il via ai lavori», e sì «alla realizzazione dell’opera senza prevede la chiusura totale della Regina, valutando tutte le possibilità tecniche e giuridiche, anche se questo comportasse un allungamento di qualche mese per la realizzazione della variante». Al summit di Menaggio erano presenti i sindaci di Menaggio, Tremezzina, Gravedona ed Uniti (il presidente della provinciale era presente con l’ingegner Bruno Tarantola), Griante, Sala Comacina, San Siro, Bene Lario, Cusino, il vicesindaco di Colonno e quello di Argegno, un rappresentante della giunta di Carlazzo.

(Marco Palumbo)

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