Il ristorante tra le nuvole torna a girare l’Italia. La sentenza del giudice dopo il sequestro preventivo: «Era tutto in regola»

Bellagio Ordinato il dissequestro dell’attrazione a distanza di un anno dall’intervento alla darsena: «Quell’impianto risponde ai criteri di sicurezza»

«E’ passato tanto tempo, senza dubbio abbiamo subito un contraccolpo economico, ma l’importante è che ora l’attività possa riprendere». A parlare è l’avvocato del foro di Rimini, Marco Ferri, che tutela la posizione della società romagnola che aveva lanciato nella Penisola, arrivando anche sul Lago di Como, l’attrazione internazionale e il format “Dinner in the sky Italia”. Si trattava, in sostanza, di cenare ad alta quota seduti su una apposita piattaforma per un pranzo o una cena con scenari incantevoli.

Il decreto

Un decreto di sequestro preventivo firmato dal giudice di Como nel settembre del 2021 aveva però messo i sigilli alla struttura, posizionata a Bellagio, in quanto ritenuta non in linea con i requisiti di sicurezza. Ora, invece, il «Tribunale di Como in funzione del giudice del Riesame», come comunicato in una nota dalla stessa società romagnola, ha annullato il decreto “liberando” l’attrazione che è già stata dissequestrata e potrà tornare a girare l’Italia per cene ad alta quota.

Secondo i giudici lariani, dopo che la Cassazione aveva rimandato in città il fascicolo, «non emergono elementi che consentano di ravvisare la difformità dell’attrazione “Dinner in the sky Italia” ai requisiti di sicurezza stabiliti dalla normativa essendo stata al contrario documentata la conformità dell’attrazione alla predetta normativa». Per questi motivi il «decreto si sequestro preventivo deve essere annullato» con la conseguente ed immediata restituzione alla Dits Italia srl (questo il nome della società) della piattaforma.

In pratica, continua l’avvocato Ferri «l’attrazione deve essere considerata come una giostra unica, e non come tre pezzi distinti uno dall’altro compresa l’autogru, e per questo motivo anche la normativa di riferimento è diversa». I sigilli sono dunque già stati tolti. Rimane invece aperto, in procura a Como, sul tavolo del pm Maria Vittoria Isella, un fascicolo penale sempre in merito a questioni legate alla sicurezza rilevate nei giorni dell’intervento dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro sull’attività che – in quei giorni – era stata collocata a Bellagio. Il blitz era andato in scena proprio nella perla del Lario nella giornata dell’11 settembre 2011. “Dinner in the sky” è un format internazionale che aveva fatto tappa, prima di Bellagio, in più di 60 grandi città del mondo con 10 mila eventi. Era stato denominato il “ristorante tra le nuvole”, perché offriva la possibilità ai commensali di vivere emozioni uniche a decine di metri di altezza dal suolo con una vista mozzafiato su quello che circondava il ristorante, in questo caso il Lago di Como.

«Traguardo importante»

«L’ordinanza del Tribunale di Como – dice la società- costituisce un traguardo importante per “Dinner in the sky Italia”, in quanto certifica di fatto il rispetto da parte degli organizzatori delle normative vigenti in materia di sicurezza». Il sequestro preventivo aveva portato allo stop delle iniziative e alla cancellazione di tutte le date programmate dal 2021.

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