Il vescovo al Santuario di Ossuccio
«Questo è il tempo della solidarietà»

Monsignor Cantoni torna nella sua Tremezzina per la patronale, salendo a piedi il viale. Poi l’omelia davanti ai fedeli e agli amministratori

Ripartire insieme, senza dimenticare nessuno, con un occhio attento e ospitale anche al dramma che sta vivendo il popolo afghano. E’ questo il perno attorno al quale ha ruotato l’omelia del vescovo Oscar Cantoni durante la celebrazione della “messa granda” al Santuario della Beata Vergine del Soccorso.

Una celebrazione, quella per la Natività di Maria, che ha chiuso una quattro giorni molto partecipata sia durante le tre messe del mattino alle 6 sia lungo tutta la giornata di ieri. Accanto al vescovo Oscar e davanti a una chiesa gremita (nel pieno rispetto delle normative anti-Covid) c’erano il rettore del Santuario del Soccorso don Sergio Tettamanti e con lui don Italo Mazzoni, don Stefano Cadenazzi (sacerdote lennese), don Pierino Riva, don Michele Pitino, padre Mario Zappella, padre Guido Locatelli e padre Richard Dsouza.

Ad accogliere - insieme a sacerdoti e fedeli - don Oscar c’erano il sindaco Mauro Guerra, i carabinieri di Tremezzina con il maresciallo Paolo Lo Giudice ed il maresciallo Donatella Mauro e la polizia locale con il comandante Massimo Castelli.

«Venendo qui interpretiamo anche il grido di tutte quelle persone che stanno vivendo una situazione di difficoltà e insieme stanno cercando il coraggio per ripartire, chiedendo e trovando forza nel Signore. Il Signore non manca continuamente di provocarci affinché apriamo il nostro cuore a tutte le necessità dei fratelli. In questo momento, i fratelli afghani ci stanno chiedendo ospitalità ed accoglienza. Anche Como sta predisponendo dei luoghi, delle strutture e soprattutto delle persone che possano accogliere questi fratelli e donare loro speranza, ridando loro tranquillità». (Marco Palumbo)

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