«Io non voglio disegnare la guerra»
La bimba che dà una lezione a scuola

Giada Casadei, 7 anni, ha cambiato il compito a casa che le aveva dato la maestra La mamma: «Ha una grande sensibilità». La preside : «È stava brava. Una risposta straordinaria»

Tema: «Disegna come immagini la guerra». Svolgimento: «Io non voglio disegnare la guerra perché è una cosa molto brutta e muoiono molte persone». Viva la pace. Disegni: cuori e stelle. Sovvertendo l’ordine, Giada Casadei, 7 anni, ha ottenuto il risultato: portare la pace in un mondo distrutto dalle guerre.

Giada frequenta la seconda elementare a Porlezza. Il compito a casa gliel’aveva dato la maestra. In classe stavano studiando la Shoah ed era il modo per celebrare la giornata della memoria. Ma Giada non si è limitata ad obbedire. Si è opposta all’ordine e capovolto il tema.

«Quando ci siamo messi a fare i compiti si è messa a piangere - racconta la mamma, Valentina Signorello -. Io e mio marito non ci siamo sentiti di forzarla - dice ancora la signora - Le abbiamo detto: va bene, se non vuoi fare il disegno, spiega le tue ragioni e perchè non lo vuoi fare».

Simona Convenga, dirigente delle scuole di Porlezza, applaude: «Giada ha dato una risposta «straordinaria. È andata oltre l’esecuzione del compito e ci ha dato una grande lezione. Ci ha ricordato un principio costituzionale che avevamo dimenticato. L’Italia rifiuta la guerra»

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