Isola Comacina, canale pericoloso
Sarà vietato il passaggio

Una situazione da Far West, tra barche e moto d’acqua che sfrecciano, segnali assenti o illeggibili e rischi per i bagnanti

Il Far West che regna sovrano nel canale dell’isola Comacina - con molti tra i residenti di Ospedaletto e Spurano di Ossuccio da tempo sulle barricate, con barche e moto d’acqua che sfrecciano a un passo dai bagnanti (è tuttora in auge la pericolosa consuetudine della traversata a nuoto Ospedaletto-isola Comacina) e con i segnali di pericolo assenti o illeggibili - ha ormai toccato un punto di non ritorno.

Addirittura, quanto alla segnaletica (affidata all’Autorità di Bacino), sull’isola è stato installato un cartello stradale - sì, proprio così - che annuncia ai natanti la velocità da non oltrepassare, mentre davanti all’isola una boa da due anni sorregge un cartello distrutto.

Attraversare a nuoto

Una situazione di evidente pericolo e di assenza di regole d’ingaggio, cui ora Comune e Autorità di Bacino hanno deciso di porre rimedio, con un provvedimento a suo modo storica e cioè vietare - dalla prossima primavera - il transito dei natanti nel canale dell’isola Comacina, eccezion fatta per i possessori di un posto barca nei moli, nelle darsene o pontili galleggianti di riferimento e per chi con il lago lavora (esempio i taxi boat, la marina con noleggio o il pescatore professionista che sulle rive del canale ha la sua base operativa).

In pratica, nel canale dell’isola Comacina verrebbe istituita una sorta di Ztl (Zona a traffico limitato). Ad annunciare la clamorosa, ma ormai non più prorogabile novità a “La Provincia” è il presidente dell’Autorità di Bacino, Luigi Lusardi: «Da tempo siamo in contatto con il Comune di Tremezzina e un mese fa abbiamo fatto una riunione operativa con il sindaco Mauro Guerra. Vietare il transito nel canale dell’isola Comacina è l’unica soluzione percorribile per mettere ordine ad una situazione oggettivamente difficile sotto vari aspetti - sottolinea Lusardi -. Senza regole chiare, le cose non potranno che peggiorare. L’emergenza sanitaria ha rallentato il crono-programma definito con il Comune. Da qui alla fine dell’estate non potremo che chiedere alle forze dell’ordine che operano sul lago controlli incisivi e come Autorità di Bacino procedere ad un primo monitoraggio di boe, pendini e segnali di pericolo oggi presenti, alcuni dei quali ammalorati. E proprio la nuova segnaletica sarà uno dei punti di forza di questo provvedimento. Tutti sapranno, transitando in corrispondenza dell’isola Comacina, come ci si deve comportare».

Il divieto d’accesso al canale dell’isola Comacina, incastonato nella celebre Zoca de l’Oli, gioverà anche alla causa del moto ondoso, di cui il nostro giornale si è più volte occupato in questi anni e che tanti danni - piccoli e grandi - sta provocando a muri di sostegno, darsene e rive.

Il provvedimento

Responsabilità è la parola d’ordine che anche oggi e nei mesi a venire dovrà guidare ogni singolo comportamento. Perché raggiungere a nuoto l’isola Comacina senza la benché minima boa di segnalazione ad annunciare la presenza in acqua è una pratica pericolosa e assolutamente da censurare.

Infine il racconto di una residente che ha descritto una normale domenica d’estate: «È passata una moto d’acqua mentre una decina di persone stava raggiungendo l’isola a nuoto. Ci siamo messi ad urlare per segnalare il pericolo. Solo per una fortunosa serie di coincidenze non è accaduto nulla di grave. Così non si può andare avanti».

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