La città senza fiori
Così sono appassite
le aiuole del lungolago

I fiori sono spariti dai punti simbolo della città. Sulla passeggiata verso Villa Olmo nelle fioriere c’è solo qualche sparuto fiore rosso, ma la maggior parte hanno solo la terra. Eppure fino a qualche anno fa i fiori erano dappertutto e cambiavano a seconda delle stagioni. Davanti al Tempio Voltiano, ad esempio, si andava dai tulipani in primavera alle impatiens d’estate ai crisantemi in autunno. Adesso, invece, c’è solo erba e nella parte centrale dell’aiuola si vede l’impianto di irrigazione tra l’erba rada.

All’inizio della passeggiata Gelpi, la fontana è fuori uso e le rose sono piene di rifiuti. Un tempo c’erano, invece, serpentine di fiori e la fontana funzionava. Solo erba e verde anche in fondo a viale Geno. Fino a qualche anno fa c’erano fiori anche nei vasi in piazza Duomo, davanti al Broletto, oggi rimossi.

«Chi meno spende alla fine più spende - dice Diego Peverelli, assessore nell’amministrazione Brunii - Noi portammo avanti il global service che venne introdotto per la prima volta nel mandato Botta. Ci hanno accusato che spendevamo troppo: è vero che i costi erano superiori, ma si vedevano anche i risultati. Adesso si pretende di dire che la situazione è migliore spendendo la metà, ma basta girare la città e le periferie per rendersi conto che le cose stanno in modo molto diverso».

IL SERVIZIO COMPLETO SU LA PROVINCIA DEL 15 AGOSTO

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