Laglio, Laura prende a pugni il Covid
«Che errore vietare lo sport»

L’ex campionessa di boxe in quarantena con il figlio: «Grazie a tutti quelli che ci stanno aiutando»

«Lo sport è una medicina. Averlo praticato sempre credo abbia fortificato il mio fisico che, anche in questa circostanza, ha reagito bene. E poi vivo in un paese meraviglioso, appena si ha un problema scatta la solidarietà». Laura Tavecchio, ex pugile professionista e campionessa mondiale, in isolamento insieme al figlio nella sua casa di Laglio. Sintomi lievi e il sorriso che non manca mai anche grazie ai propri concittadini che le stanno dando una mano con le necessità di ogni giorno, in attesa di poter uscire di nuovo. Nemmeno Cvid e quarantena, però, hanno saputo tenerla ferma e così si è attrezzata nella propria abitazione con qualche strumento da palestra per restare in forma, oltre che combattere la noia. «È iniziato tutto il 22 ottobre - racconta Laura, 47 anni – Abbiamo fatto il tampone perché siamo stati a contatto con una persona poi risultata positiva e questo è stato anche il nostro esito. Fortunatamente non abbiamo avuto nessun grave sintomo, forse anche meno rispetto alla normale influenza: io ho accusato mancanza di gusto e olfatto, che peraltro non ho ancora e un lieve mal di testa. Mio figlio ha avuto febbre per un giorno, ma è andata via senza nemmeno bisogno di farmaci». Laura non perde il suo ottimismo che vorrebbe trasmettere anche agli altri. «Mi alleno come posso, con gli strumenti che ho in casa – prosegue Tavecchio - durante l’ultimo lockdown ci eravamo attrezzati. La speranza era quella di non dover più allestire il set in mansarda, ma purtroppo è ricapitato». Non manca un po’ di amarezza per la decisione di chiudere le attività sportive. «Sono convinta che lo sport e il movimento in generale siano la medicina ideale per stare bene – evidenzia Laura – Purtroppo è un messaggio che non appartiene alla nostra cultura. Il movimento e l’allenamento aiutano a prevenire un sacco di patologie. Il fatto che le palestre siano state le prime ad essere chiuse e le ultime a riaprire, fa capire che si ha un’idea dello sport come una cosa superflua, ma non è giusto pensarla così. Ora pratico crossfit, dove gli allenamenti sono andati avanti in assoluta sicurezza, ma purtroppo ci adeguiamo».

(Daniela Colombo)

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