Laglio, Pozzi accusa i sindaci del Bim
«Soltanto briciole agli alluvionati»

La posizione del sindaco all’indomani dell’assemblea per la distribuzione di sette milioni: «Bastava mettere diecimila euro per ciascuno dei 99 enti». Blevio si astiene. A favore 82 su 84

«Solidarietà l’è morta. Allego foto affinché qualcuno provi un poco di vergogna».

Parole durissime, quelle del sindaco di Laglio Roberto Pozzi, all’indomani dell’assemblea del Bacino imbrifero montano (Bim) di Como, Brembo e Serio con sede a a Palazzo Gallio di Gravedona, che al secondo punto all’ordine del giorno ha votato la ripartizione tra i 100 Comuni aderenti di oltre 7 milioni di euro i derivanti dai sovracanoni idroelettrici.

Pozzi, come evidenziato in un amaro sfogo, non ha apprezzato il criterio di suddivisione delle risorse che non ha tenuto conto degli eventi alluvionali di fine luglio e inizio agosto 2021, e conseguenti danni, ma avrebbe invece considerato solo il numero di abitanti per ciascuna realtà.

Il consiglio direttivo ha infatti deciso di assegnare 150mila euro ai capoluoghi Como e Lecco, 95mila ai Comuni sopra i tremila abitanti, 85mila a quelli tra mille e tremila abitanti, 75mila ai Comuni sotto i mille cittadini.

«Ho chiesto, in solitaria impresa, di proporre uan ripartizione che tenesse conto degli eventi alluvionali del luglio scorso che hanno colpito il territorio lariano, in particolare Brienno, Blevio, Cernobbio e Laglio, senza successo – ha evidenziato Pozzi - Sarebbe bastato togliere 10mila euro a ciascuno dei 99 Comuni aderenti e ripartire le somme tra i Comuni più colpiti. Noi avremmo ricostruito uno dei due ponti crollati. Un sindaco di lungo corso e presidente di Comunità Montana ha persino affermato che “a queste cose ci deve pensare lo Stato”» ha detto Pozzi. Punto di vista evidentemente non condiviso, dato che la votazione ha visto un solo voto contrario, quello di Pozzi (82 su 84 i voti favorevoli). Qualcuno che comprende la posizione di Pozzi, in realtà c’è. Il Comune di Blevio si è infatti astenuto, anche se i toni sono stati di tutt’altro tenore.

«Non c’ero io, ma un consigliere in rappresentanza – spiega il sindaco Alberto Trabucchi – Abbiamo sempre avuto ottimi rapporti con il Bim: nel merito, il consigliere si è astenuto per dare un segnale circa le problematiche legate all’alluvione che stanno avendo alcuni Comuni. Ormai questa votazione è fatta, ma può servire per eventuali situazioni future. Ci vuole forse maggiore attenzione valutando le modalità di ripartizione dei fondi e delle formule per venire incontro su questa emergenza particolare. È in questo momento che i Comuni hanno bisogno di un aiuto ulteriore: ribadisco gli ottimi rapporti col Bim, ma sotto questo punto di vista sono d’accordo con Pozzi sul fatto che forse ci sarebbe dovuta essere maggiore attenzione, per non sottovalutare la situazione».

Ma Michele Spaggiari, sindaco di Menaggio e presidente del Bim, non ci sta. «Posso capire lo sfogo di un sindaco che vuole al più presto risolvere la situazione e che si vede bloccato dai tempi della burocrazia e impossibilitato a operare per il bene della sua gente. Anche se non posso condividerne le modalità e il contenuto. Vergogna e solidarietà è morta sono parole che nulla hanno a che vedere con un ente che dal 1956 tutela i Comuni e il territorio – sottolinea Spaggiari - Isovracanoni ripartiti durante l’ultima assemblea sono riferiti a nove annualità, quelle comprese dal 2013 al 2021 e che quindi dei 7.850.000 euro frutto dell’accordo col Bim Bergamo, 6.977.000 erano già destinati ai Comuni in quanto di spettanza degli stessi nelle annualità comprese tra il 2013 e il 2020, quindi prima dei tragici eventi calamitosi che hanno colpito Laglio e altri comuni del Basso Lario. Soprattutto l’esito della votazione, che ha registrato 82 voti favorevoli su 84, tra i quali la quasi totalità dei Comuni colpiti dal maltempo di quest’estate, dimostra che le scelte del direttivo sono state comprese».

«Mi dispiace anche per l’attacco, a mio avviso fuori luogo, fatto da Pozzi a un altro sindaco intervenuto durante il dibattito dell’altra sera, il quale ha correttamente ribadito un concetto, peraltro da me condiviso in assemblea, che rispecchia quello che dovrebbe essere l’iter istituzionale in caso di calamità. È di tutta evidenza che il Bim non può farsi carico di un’emergenza di tale portata, sia perché non dispone di sufficienti risorse, sia perché le stesse devono continuare ad essere destinate ai Comuni per la prevenzione del dissesto» conclude Spaggiari.

(Daniela Colombo)

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