Laglio, senza fuochi nè lanterne
Le feste ora vanno fatte così

Ordinanza che vale per tutti, residenti, turisti e ricchi stranieri Il sindaco: «Ci sono 30 sposi, vogliono tutti le stesse cose ma sono un pericolo

A Laglio non si spareranno più fuochi d’artificio e nemmeno si lanceranno le tanto amate quanto pericolose lanterne cinesi.

E, sia chiaro, non si farà eccezione nemmeno per attori, magnati o sposini internazionali. Parla chiaro l’ordinanza emessa in data 2 marzo dal Comune di Laglio che vieta “l’accensione di fuochi d’artificio, sia liberi che soggetti ad autorizzazione, come pure l’utilizzo delle cosiddette lanterne cinesi su tutto il territorio comunale”.

Si tratta di abitudini sempre più diffuse, in occasione di manifestazioni e, soprattutto a Laglio, di matrimoni negli eleganti relais Villa Vittoria e Villa Regina Teodolinda, equiparati per le occasioni a “casa comunale” e fiori all’occhiello del panorama comasco. Per l’anno corrente, le lussuose ville contano già oltre trenta prenotazioni per pronunciare il fatidico sì sulle sponde lagliesi.

Ma per il primo cittadino Roberto Pozzi è troppo pericoloso

I dettagli su La Provincia in edicola martedì 7 marzo

© RIPRODUZIONE RISERVATA