L’aperitivo vista lago: ecco quanto si spende al bar tra Argegno e Tremezzina

Estate Tutto esaurito al Lido di Argegno dove per ingresso, lettino e sdraio se ne spendono 15. Tanti fanno i conti con il portafoglio. Una famiglia può spendere fino a 16 euro per una colazione al tavolo di un bar

La differenza nella “Capitale del turismo lariano” - la zona tra Argegno, Tremezzina e Griante - la fanno i dettagli o meglio gli stuzzichini, per dirla con il “popolo dei bar”.

Perché lo spritz a 6-7 euro con le classiche due olive (e basta) di accompagnamento è sicuramente da annoverare come “caro”, mentre con un degno corollario di stuzzichini ci può stare. Anche se è chiaro che la serata di una famiglia di quattro persone con due spritz - serviti ai tavoli e vista lago - e due “Coca Cole” all’attivo tanto per entrare nel concreto inizia con una spesa di 21 euro. Non per tutte le tasche, dunque.

Ritocco all’insù

Mentre i ristoranti fanno storia a sé (il prezzo è una questione soggettiva data dal luogo, dal menù, dal tipo di servizio e da tante altre variabili) per quanto concerne il florido capitolo dei bar la situazione è in linea con le altre località di spicco del panorama turistico del territorio lariano (e non solo) e forse meno accentuata - sul fronte dei prezzi - di quel che risulta essere la città.

È chiaro che anche in Centro lago il post Covid ha portato in dote un ritocco al rialzo dei prezzi - certo, motivato (dicono gli operatori) dall’aumento del costo delle materie prime e delle utenze in primis -, che comunque non ha frenato un rito pagano come quello della colazione al bar.

La nostra “classifica” dei prezzi medi tieni conto del cappuccio e brioche che seduti ad un tavolo vista lago ha toccato i 4 euro. E così la famiglia di quattro persone citata poc’anzi tra due cappucci (decaffeinati), un caffè, un succo di frutta e quattro brioches per la colazione ha sfiorato seppur di poco 18 euro di spesa.

Non per tutti i bar i prezzi sono questi, è bene rimarcarlo, ma è chiaro che ad esempio gli ospiti delle “case vacanza” (è delle “case vacanza” il vero boom dell’ultimo biennio) che di fatto si trovano scoperti con colazione, pranzo e cena, il soggiorno lariano comincia davvero a farsi importante sotto il profilo economico.

Le porzioni separate

Da qui alcuni episodi racconti in presa diretta rimbalzati attraverso i social come la pizza o la piadina ordinata con richiesta di due porzioni separate (in questo caso senza i due euro per il taglio, pare) e così delle bottigliette d’acqua che spuntano in taluni casi dalle borse pur trovandosi in un locale dove la consumazione sarebbe quantomeno auspicabile.

«Ma Como è molto più cara del lago», ripetono diversi operatori. Il dibattito resta più che mai aperto. Dibattito che coinvolge anche un altro must del territorio come la pausa pranzo. Perché ormai - anche in questi casi pur senza generalizzare (cioè non in tutti i posti è così) - la classica piadina neppure troppo articolata con bottiglietta d’acqua e caffè ha superato al tavolo i 9,50-10 euro.

E con i menù “di lavoro” (o “menù operai”) che oscillano attorno ai 12-13 euro si spiegano i ristoranti che propongono questo tipo di menù praticamente sempre pieni. È chiaro - e non potrebbe essere altrimenti - che il lago sta risentendo parecchio anche in termini di prezzi della sua fama a livello internazionale, anche se la questione - lo ripetiamo - riguarda le singole attività e le singole scelte imprenditoriali.

Un esempio, un prosecco vista lago a 3 euro e 50 è stato superato dai 4 euro di un prosecco (bicchiere s’intende) analogo in un bar di un Comune lontano dal lago. Anche qui, se vogliamo superare la fredda legge dei numeri e delle cifre, la differenza la fanno gli stuzzichini.

Baluardo

L’altro baluardo dell’estate 2023 è il Lido di Argegno, l’unico che funziona - come lido - a pieno regime lungo i 14 chilometri di Regina tra Argegno e Griante-Cadenabbia. L’estate non proprio idilliaca sotto il profilo del meteo non ha giovato a favore della causa, ma nei giorni di bel tempo il lido - con annessa piscina - ha sempre fatto registrare il tutto esaurito, anche per la sua posizione baricentrica tra lago e valli adiacenti.

E con i prossimi giorni in cui è attesa “canicola” di sicuro un tuffo refrigerante è il miglior rimedio contro il caldo opprimente.

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