Menaggio, “È stata la mano di Dio”
A Napoli c’era anche Castellini

Il “giaguaro” e gli ex compagni di Maradona alla prima del film di Sorrentino: «Quanto affetto»

«Napoli non ti dimentica mai». Sono stati tre giorni molto emozionanti per il “giaguaro” Luciano Castellini (202 presenze tra il ’78 e l’85 con la maglia del Napoli), ospite con tanti ex compagni di squadra - dall’amico di sempre Salvatore Bagni ad Andrea Carnevale a Francesco Romano, ad un’altra icona del Napoli come Ciro Ferrara - della prima di “È stata la mano di Dio”, il film di Paolo Sorrentino ambientato nella Napoli degli anni Ottanta.

Una città, Napoli, ai piedi di Diego Armando Maradona, con il primo indimenticabile scudetto conquistato nella stagione calcistica ’86-’87. Chiaro nel titolo del film il rimando alla “mano de Dios” ed a quel 22 giugno ’86, quando Maradona con un gol di mano ed una prodezza eliminò l’Inghilterra dai mondali messicani.

«Un film meraviglioso, profondo, che racconta il vero cuore di Napoli visto con gli occhi di un ragazzo» fa notare Castellini, facendo uno strappo alla proverbiale riservatezza.

Erano 400 gli invitati al cinema “Metropolitan” per la prima del film - dal 24 novembre al cinema e dal 15 dicembre su Netflix - candidato per l’Italia alla notte degli Oscar 2022. «Mi ha fatto molto piacere l’affetto nei miei confronti di tantissimi napoletani. E ho trovato grande cordialità nelle poche parole scambiate con Paolo Sorrentino e Toni Servillo. Erano contenti che ci fossero tanti ex compagni di Maradona - sottolinea il “Giaguaro” - Dopo tanti anni ho rivisto Nino D’Angelo, che Napoli l’ha raccontata con le sue canzoni. Nel film ho rivissuto grazie ai dialoghi in napoletano verace quelle stagione sportive trascorse all’ombra del Vesuvio».

Il “Giaguaro” ha anche trovato tempo e modo - grazie a due tifosissimi che hanno dato vita al profilo facebook “Fans di Luciano Castellini” - di farsi immortalare davanti alla gigantografia che lo ritrae all’interno della mostra che impreziosisce la fermata mostra della ferrovia Cumana. Un omaggio a tutti “i grandi” del Napoli Calcio pensato nei giorni in cui Napoli e il mondo del calcio si fermavano per l’omaggio a Diego Armando Maradona, scomparso il 25 novembre scorso.

Inevitabile proprio il ricordo di Diego Armando Armando: «Lui rimarrà nel cuore di Napoli e dei napoletani anche nelle generazioni future. Ha rappresentato sul campo la riscossa di una città. Napoli e Maradona si sono incontrati e non si sono più lasciati».

«E io posso ribadire ciò che a “La Provincia” - siete stati i primi a telefonarmi qualche minuto dopo che purtroppo mi avevano avvisato della scomparsa di Diego - avevo detto in quel pomeriggio tristissimo: “Se qualcuno aveva bisogno, Diego c’era”. A Napoli, Maradona continua a vivere agli angoli delle strade, negli occhi dei ragazzi che ti salutano con grande spontaneità, nei gesti della gente che ha dentro di sé uno spirito d’iniziativa unico. Napoli è speciale, come in campo lo era Diego» conclude Castellini.

(Marco Palumbo)

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