Menaggio, persi 10 medici in tre anni
«Subito i rinforzi all’ospedale»

Il Comitato: «Basta dire che siamo poco attrattivi». Spaggiari: «Più specialisti di sala operatoria e un organico adeguato»

Nel 2019 erano 28 i medici in forza all’ospedale di Menaggio; nel 2021 sono scesi a 18.

Giustificate, dunque, le rimostranze del Comitato per la difesa dell’ospedale, che ha fatto presente come il governo abbia approvato un disegno di legge per la valorizzazione della montagna, sostenuto da Anci Lombardia.

«Vengono messi in campo importanti misure per lo sviluppo in vari ambiti, tra cui la sanità – osserva la responsabile del Comitato, Giovanna Greco – Sono previsti incentivi a favore di medici e operatori sociosanitari che prestano la loro attività lavorativa nei Comuni montani: incentivi economici, agevolazioni per la residenza, credito di imposta».

L’organico medico dell’ospedale Sant’Anna, giusto per fare un raffronto, è passato dalle 365 unità del 2019 alle 408 del 2021, a testimonianza che Menaggio è proprio sede periferica poco ambita. Lo testimoniano, del resto, i bandi andati deserti.

L’Asst Lariana, lo scorso anno, aveva annunciato l’intenzione di arruolare nuovo personale per far fronte a una situazione davvero critica che aveva imposto anche la chiusura delle sale operatorie per carenza di anestesisti, ma il concorso per tre posti di dirigente medico di medicina interna non è andato a buon fine per graduatoria esaurita; sono andate deserti i bandi per tre posti di medico di pronto soccorso e per tre posti di medico di medicina generale.

Scadranno il 21 aprile i bandi per altri tre posti in medicina interna altri tre in pronto soccorso, ma visti i precedenti, non c’è molto da sperare. Le ultime assunzioni all’Erba – Renaldi risalgono al 2020 (un medico di pronto soccorso e uno di medicina interna).

«Il disegno di legge a favore dei contesti montani è un’occasione da non perdere per superare gli ostacoli e le difficoltà di reperimento del personale a Menaggio» incalza Giovanna Greco.

« I bandi vanno deserti perché, come riferiscono i dirigenti della sanità e qualche politico locale, la sede menaggina non risulta attrattiva. Ci chiediamo perché la Regione non abbia provveduto a emanare norme di questo tipo, che cittadini e forze politiche avevano chiesto e sollecitato» aggiunge.

Anche il sindaco di Menaggio, Michele Spaggiari, auspica un’inversione di tendenza: «Complice anche il Covid, i programmi di potenziamento dell’organico del nostro ospedale sono ben lontani dall’essere concretizzati – ammette –Alla luce della riforma sanitaria che prevede una casa di comunità da aprire nello stesso nostro presidio ospedaliero, vogliamo che anche l’organico dei medici ospedalieri venga riportato a livelli consoni, a partire dagli specialisti di sala operatoria».

(Gianpiero Riva)

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