Menaggio, uccisa cerva in allattamento
È stata trovata sulla pista ciclabile

Forse un colpo sbagliato di un cacciatore, o l’azione di un bracconiere. Indaga la polizia provinciale

Una bella cerva allattante di cinque anni è stata trovata morta e sanguinante alla Gaeta, lungo la vecchia Regina, ora pista ciclabile, che scorre all’esterno delle gallerie. Le hanno sparato nel posteriore, dove la ferita da arma da fuoco è fin troppo evidente. Non si può escludere un atto di bracconaggio, anche se il comandante della polizia provinciale Marco Testa, propende più per un’azione maldestra di un cacciatore: «L’episodio è successo in un giorno consentito di caccia – premette – e l’animale è sicuramente precipitato dal versante, perché abbiamo trovato tracce di sangue a monte. I cacciatori abilitati a sparare agli ungulati seguono appositi corsi e sanno bene che occorre sparare alla preda sotto la spalla, quando è ferma e la si inquadra di profilo. In questo caso, pertanto, chi ha ferito l’animale non ha affatto seguito le regole impartite. La cerva, un bell’esemplare che stava allattando, è stata solo ferita e si è data alla fuga fino a precipitare sulla strada». I cacciatori di cervi devono comunque annunciare le loro battute e far sapere anche il luogo dove intendono operare: se si tratta di un’azione legale, di conseguenza, non sarà difficile risalire all’autore dello sparo. «Stiamo facendo le necessarie indagini per redarguire l’autore, anche se, occorre dirlo, qualche errore a fronte della tante battute di caccia è fisiologico. Se quel giorno non dovesse risultare nessun cacciatore operativo in quell’area, invece, allora si tratterebbe di un’azione di bracconaggio e sarebbe ben più grave».

(Gianpiero Riva)

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