Niente gite di Pasquetta
Controlli anche sui sentieri

Polizia Stradale sulla Regina, Carabinieri sulla vecchia strada e Soccorso Alpino sugli accessi ai monti. Il lago e i paesi della Valle Intelvi “blindati”

Tremezzina

Il lago e buona parte delle valli adiacenti, in piena emergenza Coronavirus, si blindano in vista del lunghissimo week end di Pasqua e lo fanno, per la parte montana, attraverso una novità assoluta: l’impiego dei tecnici del Soccorso alpino.

Se dunque la Polstrada presidierà o meglio darà corso ad posto di controllo fisso lungo la Regina e i carabinieri saranno chiamati a presidiare la “strada bassa” (la vecchia Regina), l’intera stazione Lario Occidentale del Soccorso alpino - che fa capo alla XIX Delegazione Lariana - sarà impegnata sulle principali vie d’accesso che portano alle frazioni montane di parte dei Comuni intelvesi, del Porlezzese, ma anche della lunga fascia costiera che parte da Colonno e arriva a San Siro, passando per Sala Comacina, i quattro Municipi di Tremezzina, Griante, Menaggio e San Siro.

Più di 20 i tecnici impiegati, con cinque mezzi a supporto. La definizione esatta per comprendere appieno quale sarà il ruolo del soccorso alpino sta nella parola “osservatori”. Insomma, toccherà a loro monitorare sino a lunedì pomeriggio le principali vie d’accesso che portano ai monti. I tecnici del Soccorso Alpino non potranno chiedere documenti, ma - questo sì - allertare subito le forze dell’ordine e le polizie locali in caso di comportamenti scorretti. Si tratta, come detto, di una prima “assoluta” nata da una proficua collaborazione che ha coinvolto i Coc (Centro Operativi Comunali) e dunque in primis i sindaci, le forze dell’ordine e non da ultimo la prefettura, in accordo con il responsabile della stazione Lario-Occidentale e Ceresio.

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