Nuovo bando per la piscina
Ancora a caccia di un gestore

San Fedele Struttura chiusa da tre anni. Primi due tentativi andati deserti Rigola: «Ci sono persone interessate. Spero abbiano i requisiti necessari»

Dopo tre tentativi andati a vuoto per l’assegnazione della gestione della piscina comunitaria di San Fedele, è arrivato un nuovo bando pubblicato in questi giorni da parte della committenza unica della Provincia di Como. In comunità montana sperano che questa volta sia quella buona e che le aste andate deserte siano solo un lontano ricordo.

«Abbiamo introdotto importanti novità – ha detto il presidente della Comunità montana Ferruccio Rigola -. Il bando prevede un importo a base d’asta a rialzo di 96 mila euro per complessivi 10 anni oltre Iva pari a 9600 euro annui. Ma questa volta l’ente montano non percepirà affitto. Tale importo -aggiunge Rigola- sarà compensato con l’acquisto da parte del concessionario di attrezzature per 86 mila euro. Abbiamo già una manifestazione di interesse. La speranza è che più di uno abbia i requisiti necessari per partecipare alla pubblica gara». Il termine per il ricevimento delle offerte è stato fissato alle 15 del 29 settembre. «Non sono previsti investimenti da parte del concessionario poichè- conclude- ci sono stati assegnati 3 milioni di euro dallo Stato. Si tratta di fondi messi a disposizione nella legge di bilancio del 2022 per i lavori di manutenzione straordinaria riguardante migliorie e risparmio sull’impianto energetico».

«Questi fondi sono stati assegnati al comune di Centro Valle Intelvi che li dovrà spendere per le necessarie migliorie dell’impianto-precisa ancora Rigola- La richiesta di finanziamento era stata avanzata dalla Comunità montana lario intelvese dopo l’approvazione del progetto esecutivo». In particolare, gli interventi riguardano la sostituzione del manto di copertura e lucernari che presentano infiltrazioni, con una nuova copertura isolata termicamente, la coibentazione dell’immobile mediante la posa del cappotto, la sostituzione dei serramenti, la sostituzione dei generatori di calore con caldaie a condensazione classe A. Il progetto prevede inoltre la sostituzione dell’illuminazione a led, l’installazione dell’impianto fotovoltaico oltre a diverse opere accessorie e complementari.

Un contributo importante che, oltre a migliorare l’efficienza energetica, potrà contribuire ad abbattere i costi di gestione e consentire l’assegnazione in gestione dell’impianto la cui gara d’appalto è andata deserta per tre volte. La struttura è chiusa da 3 anni: il degrado purtroppo avanza, così come il malcontento dell’utenza che si è vista privata di un importante servizio pubblico. Quando le disposizioni sul coronavirus avrebbero consentito la sua apertura, non ci sono stati più gestori a tenere aperto l’impianto, composto da due vasche e la palestra, oltre a tutte le pertinenze e i locali funzionali annessi alla struttura che ha un valore secondo quanto indicato nel bando di gara di 2.700.000 euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA