Olgiate, «Contachilometri manomessi»
Auto usate, 18 venditori nei guai

Dopo un anno di indagine, la Procura prepara i rinvii a giudizio Le accuse: frode in commercio e truffa. Tutti gli indagati, da Como a Lecco

Dalla frode in commercio alla truffa, decine di episodi che la Procura della Repubblica di Como contesta a una serie di rivenditori d’auto usate della provincia di Como, i cui titolari sono accusati di avere ceduto veicoli i cui contachilometri erano stati “ritoccati”.

Oltre venti gli indagati per i quali il pm Simone Pizzotti si appresta a chiedere il rinvio a giudizio: tra loro padre e figlio, l’uno di Paderno d’Adda, l’altro di Verderio, accusati di avere manomesso, possedendone il cosiddetto “know-how”, cioé le competenze tecniche necessarie, qualche decina d’auto successivamente reimmessa sul mercato con chilometraggi di gran lunga inferiori a quelli effettivamente percorsi.

Fino al giorno dell’arresto (febbraio 2016), i due avrebbero avuto rapporti lavorativi molto stretti con altri due personaggi chiave dell’indagine, due fratelli, uno di Brienno, il secondo a Binago, proprietari di un autosalone a Beregazzo, supposti “mandanti” di diverse operazioni di ritocco.

Tutta la storia su La Provincia in edicola mercoledì 12 aprile

© RIPRODUZIONE RISERVATA