«Perché Guido Monzino
amava Villa Balbianello»

Tremezzina: il segretario personale nell’immobile del Fai per l’anniversario della scomparsa. «Imprenditore ed esploratore, amava il bello»

«L’11 ottobre è una data difficile da dimenticare. Quel giorno del 1988, con la scomparsa di Guido Monzino, è finito un mito». Due visite guidate con un relatore d’eccezione ieri a Villa del Balbianello, per il sesto anno consecutivo bene Fai più visitato d’Italia: nel giorno in cui la dimora lennese ha ricordato (come ogni anno) il suo ultimo proprietario, nella visita guidata del mattino e in quella del pomeriggio - entrambe molto gettonate - è stato Maurizio Allione, segretario personale del conte Guido Monzino, a tracciare un ricordo di questo imprenditore, mecenate ed esploratore (ben 21 le spedizioni portate a termine, tra quella famosissima al Polo Nord) che ha contribuito in più settori a rendere grande e coesa l’Italia.

E Maurizio Allione - accanto a lui Giuliano Galli, area manager Fai Lombardia Prealpina - dalla Loggia Durini prima e dallo studio del conte Monzino, ha rivelato anche importanti aneddoti legati alla figura di Guido Monzino. «Acquistare Villa del Balbianello è stato un sogno che Guido Monzino ha coltivato per moltissimi anni» ha affermato Maurizio Allione . (Marco Palumbo)

L’articolo completo su La Provincia di lunedì 12 ottobre

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