Pericolosi per il traffico
Due tigli vecchi di secoli
tagliati dalla Provincia

Casasco: polemica per l’intervento appena fuori il paese «In caso di forti nevicate i rami invadono la carreggiata» Ma c’è chi contesta: «Nessun problema in più di 55 anni»

Una decisione dolorosa ma necessaria. Queste le motivazioni per l’abbattimento dei due tigli secolari ubicati sul ciglio del tratto extraurbano, appena fuori l’abitato di Casasco della strada provinciale 15 che porta al villaggio alpino di Erbonne in Centro Valle Intelvi e che tanto stanno facendo discutere in questi giorni.

Due alberi di pregio che non erano né malati nè pericolanti,sacrificati ugualmente dall’amministrazione provinciale perchè potrebbero costituire un serio pericolo soprattutto per gli automobilisti in transito in caso di forti nevicate o raffiche di vento .

Il sovraccarico di neve pesante molto spesso fa sì che i rami si spezzino e finiscano per invadere la carreggiata e intralciare il traffico o nella peggiore delle ipotesi colpire le auto di passaggio. In Valle, purtroppo, è già accaduto, anche di recente.

A disciplinare il taglio dei due alberi è un’ordinanza della Provincia che ha incaricato la ditta Vanini di Cerano, specializzata nel settore, che ha provveduto a mettere in sicurezza l’area. L’ordinanza non è stata impugnata e quindi l’ente ha provveduto legittimamente ad abbattere le piante che si trovavano nella fascia di rispetto di competenza della Provincia stessa.

Sul taglio in paese però c’è chi non è stato d’accordo e ha preso carta e penna manifestando il proprio disappunto direttamente al presidente della provincia Fiorenzo Bongiasca . «Sono nato 55 anni fa e il tiglio era già bello ed elegante allora- afferma Antonio Sarzo, naturalista e geografo del posto- Allora nevicava forte e più spesso. E la stradina tra Casasco ed Erbonne era frequentata da da tutti, residenti e villeggianti. Sono passati 55 anni – aggiunge- Nevica sempre meno. Passa sempre meno gente e il tiglio fino a pochi giorni fa era ancora più bello ed elegante».

Conclude Sarzo: «Gli alberi che si trovano lungo le strade sono un patrimonio storico e naturalistico che appartiene a tutti i cittadini e abbiamo il dovere assoluto di proteggerli». (Francesco Aita)

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