Sala Comacina, donna sfugge al maniaco
Molestata in pieno giorno da un giovane

L’episodio in una stradina secondaria mentre la vittima stava tornando a casa. Le indagini dei carabinieri

Da giorni l’argomento tiene banco in paese. E non potrebbe essere altrimenti considerato che a memoria non si ricorda un episodio analogo non solo a Sala, ma in tutto il comprensorio di Comuni che si affacciano sulla Regna. Una sessantenne originaria del paese, che ogni giorno a piedi raggiunge l’abitato per dare assistenza a suo padre, è stato oggetto di pesanti attenzioni e di un palpeggiamento in piena regola da parte di un giovane che l’ha avvicinata con una scusa. L’episodio - avvenuto la scorsa settimana ma emerso mercoledì 7 ottobre - ha trovato conferma in una dettagliata denuncia che la donna - la cui identità resta riservata - ha presentato ai carabinieri di Tremezzina. Secondo quanto si è appreso, a rivolgere - in pieno giorno (attorno alle 14) - le pesanti e prolungate attenzioni alla donna sarebbe stato un giovane tra i 20 ed i 30 anni di nazionalità straniera. Era un ragazzo «di carnagione molto scura», probabilmente un nordafricano, che portava - questo uno dei dettagli - un cappellino con l’ala piatta girata verso la nuca. In base alla ricostruzione fornita dalla donna - evidentemente molto scossa per l’accaduto, ma al tempo stesso determinata e fortunatamente veloce nello sfuggire alle pesanti avances sessuali -, il giovane l’ha avvicinata con una scusa lungo la Regina (una generica richiesta di informazioni per raggiungere Sala), poi l’avrebbe seguita per diversi metri sino a entrare in azione in una stradina semi-nascosta sotto la Regina (via dei Pini, zona Santa Lucia), che di fatto inizia sotto la scalinata accanto ai parcheggi lungo la statale, proprio di fronte all’isola Comacina. Il giovane in un attimo le si sarebbe avventato addosso. Come detto, la donna nonostante quella situazione decisamente disagevole e preoccupante non si è persa d’animo, riuscendo a sfuggire alle pesanti attenzioni del ragazzo, che a sua volta ha subito fatto perdere le proprie tracce.

(Marco Palumbo)

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