Sorico, cantiere aperto ma non si lavora
L’Anas: «Stiamo facendo i rilievi»

Sorico, al ponte del passo la regina è chiusa da oltre una settimana

A Ponte del Passo la strada statale Regina è chiusa da oltre una settimana, ma di maestranze e mezzi di cantiere non se ne vedono. E intanto, stando alle segnalazioni degli automobilisti, nelle ore di punta la rotatoria di Nuova Olonio, meta obbligata anche per chi proviene o si dirige verso Lecco, è spesso intasata.

Il cantiere, e quindi lo stop al transito, si protrarrà per cinque mesi e il fatto che le barriere ai lati del rettilineo fra Ponte del Passo e il sottopasso che conduce all’incrocio con la statale 36 possano essere state posizionate anzitempo, suscita parecchi malumori; in parecchi si chiedono anche perché i lavori non vengano almeno condotti su una sola corsa, lasciando aperta al transito l’altra.

C’è da registrare anche un intervento delle associazioni ambientaliste, che sottolineano una serie di presunte anomalie, non solo di carattere ambientale.

«Le associazioni coordinate in “Occhi sul Pian di Spagna” non sono certe che il progetto risponda alle necessità e alle norme che regolano una zona umida protetta dalla Convenzione di Ramsar – dice Costanza Panella, presidente del circolo Legambiente della sponda lariana orientale – Manifestando la nostra disponibilità ad un incontro, abbiamo chiesto all’Anas come pensa si risolvere la necessità di corridoi ecologici per la fauna e la flora fra le due aree della Riserva separate dalla statale 340».

L’Anas, attraverso il proprio ufficio stampa,risponde che: «Nelle prime due settimane sono al lavoro alcuni topografi che effettuano dei rilievi propedeutici Condizioni meteo permettendo, già entro venerdì dovrebbero iniziare le operazioni di sbancamento. Con i sindaci si è valutata l’opportunità di lavorare su una sola corsia, ma per motivi di sicurezza e di tempi che si allungherebbero, alla fine su è optato per la chiusura dell’intera strada. Ovviamente su Nuova Olonio si riversa un maggior traffico, ma non abbiamo finora ricevuto segnalazioni di disagi particolari. Per quanto concerne la pista ciclabile – aggiunge la nota Anas – la scelta di realizzarla a un livello più basso è legata a motivi di sicurezza: le barriere della strada si deformano per attutire gli urti dei veicoli e per pedoni e ciclisti in transito potrebbe sussistere pericolo». n 

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