Tremezzina, Balbianello e Carlotta aperte
Il turismo sul lago riparte dalle ville storiche

Ora la stagione può finalmente iniziare con accessi in sicurezza e misure anti coronavirus

Villa Balbianello e Villa Carlotta sono state riaperte al pubblico e adesso si può dire che il turismo sul lago riparte dalle dimore storiche. Venerdì 22 maggio l’avvio di una stagione tuttga da scoprire con l’obbligo di mascherine, le restrizioni imposte dalle norme per il contenimento del coronavirus, i distanziamenti in taluni casi non semplici da attuare, le prenotazioni on line, Villa del Balbianello, la prima ad aprire i cancelli alle 10.30 e Villa Carlotta, che ai visitatori si è mostrata alle 14 in punto hanno mandato in archivio il debutto assoluto all’insegna dell’ottimismo.

Ben 130 i visitatori che alle 16.30 avevano già varcato i tornelli della nuovissima biglietteria di Villa Carlotta (233.691 le presenze del 2019), 70 le presenze alla stessa ora a Villa del Balbianello (141mila visitatori il dato riferito allo scorso anno, bene Fai più visitato d’Italia). E il fine settimana, al netto della perturbazione che dal tardo pomeriggio di sabato 23 maggio dovrebbe transitare sul Comasco, è destinato a regalare buone soddisfazioni. Si punta - gioco forza - alla Lombardia in questa prima fase. E Milano a giudicare dalle presenze di ieri ha reagito subito bene all’idea della gita “fuori porta” all’insegna della bellezza e della cultura.

«I turisti lombardi in questa prima fase e italiani rappresentano un pubblico che noi accogliamo molto volentieri. Siamo sicuri sapranno apprezzare e in taluni casi scoprire le bellezze del nostro lago. Mi auguro che il 42% di visitatori italiani del 2019 possa essere riconfermato quest’anno» sottolinea la direttrice di Villa Carlotta, Maria Angela Previtera.

«I timori iniziali sono stati superati di slancio. Tutto è andato per il meglio, nel pieno rispetto delle normative in essere. Ci ha piacevolmente stupito la presenza di visitatori già mezzora prima dell’apertura ufficiale. Da giugno a settembre i visitatori italiani sono pari a circa il 20%, mentre superano il 50% in bassa stagione. E questa la sfida da qui ai mesi a venire, in attesa che le frontiere riaprano e che la situazione globale si stabilizzi» conferma Giuliano Francesco Galli, area manager Fai Lombardia Prealpina.

(Marco Palumbo)

© RIPRODUZIONE RISERVATA