Tremezzina, la Variante riparte
Più vicini all’accordo sul tracciato

Vertice a Milano con la Soprintendenza che 3 mesi fa aveva bocciato le proposte della Provincia. Posizioni vicine: «Significativi passi in avanti»

«Significativi passi avanti». E per quanto riguarda i tempi «dipenderà da Anas e Provincia». È il risultato di due ore di summit presso la (nuova) sede della Soprintendenza dove è ricominciato l’iter per il via libera alla Variante della Tremezzina, grande opera da 330 milioni di euro per quasi dieci chilometri di tracciato.

Certo, il passo non è ancora spedito, ma rispetto al black out dello scorso ottobre, non si può fare a meno di notare e rimarcare concreti segnali di speranza. Gli approfondimenti di natura paesaggista combinati alle modifiche progettuali predisposte dalla Provincia, attraverso lo staff di progettisti guidato dall’ingegner Bruno Tarantola (ieri presente a Milano con il geometra Gianni Porta) hanno strappato un primo via libera alla Soprintendenza. Cosa significa nel concreto? Che le tre modifiche proposte: allungamento della galleria tra Colonno e Sala Comacina, no al salto di montone (o cavalcavia) all’imbocco nord della variante a Griante e massima attenzione allo snodo fondamentale anzi delicatissimo di Spurano di Ossuccio hanno incontrato il favore della Soprintendenza. Certo il “sì” non è un “sì” definitivo e ci vorranno almeno altri due mesi prima che i 9,8 chilometri di tracciato possano dirsi analizzati centimetro per centimetro dalla “lente” della Soprintendenza.

«Incontro utile e positivo - il commento del sindaco di Tremezzina e parlamentare del Partito Democratico Mauro Guerra - Ci sono le condizioni per rispettare i tempi di appalto e impiego delle risorse, definendo anche un progetto condiviso e doverosamente attento alla qualità dell’inserimento paesistico di un intervento che migliorerà la mobilità e la qualità della vita, tutelando un territorio di straordinaria bellezza. Continuiamo a lavorare con tempi cadenzati e grande determinazione da parte di tutte le parti in causa».

I dettagli su La Provincia di mercoledì 22 marzo

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