Tremezzina, nove imprese per la variante
Aperte le buste con progetti e offerte

L’apposita commissione Anas esaminerà le proposte. Appalto affidato per gennaio 2021

Da Roma rimbalza un’importante notizia, forse la più importante dell’ultimo anno, sul destino della variante della Tremezzina. In tre giorni l’Anas ha dato corso all’apertura delle buste contenenti l’offerta amministrativa (4 agosto) e l’offerta tecnica (ieri, 7 agosto) per l’infrastruttura da 9,8 chilometri da Colonno a Griante e da 469 milioni (iva esclusa) fondamentale per alleggerire la morsa del traffico sulle quattro strettoie in assoluto più a rischio caos viabilistico dell’intero tracciato della statale 340. Con tutta la riservatezza del caso, dovrebbero essere nove le offerte giunte da altrettante imprese presso Anas. L’importanza di questo passaggio tecnico amministrativo - di cui “La Provincia” ha avuto conferma ieri - è duplice: da un lato l’Anas ha in mano un pre-progetto esecutivo della variante, che rappresenta un passaggio fondamentale per la fase dell’affidamento dell’opera, dall’altro con la consegna dell’offerta amministrativa e tecnica l’Anas ha in mano la base contrattuale per dar corso ai lavori della variante della Tremezzina. Secondo le informazioni raccolte dal nostro giornale, il prossimo passo sarà la costituzione della commissione di valutazione chiamata a esaminare le offerte per stabilire poi a chi aggiudicare l’infrastruttura e procedere alla sottoscrizione del contratto. Indicativamente la commissione giudicatrice sarà nominata e formalmente operativa entro il 15 ottobre. Indicativamente la sottoscrizione del contratto potrebbe avvenire entro la prima metà di gennaio. Da qui si rafforza anche l’ipotesi, più volte ventilata in questi mesi, di un primo colpo di benna - che segnerà il via ufficiale al cantiere - entro il prossimo giugno. E dalla prima firma di un atto formale relativo alla variante della Tremezzina saranno così trascorsi ben 17 anni. Di sicuro, vista l’entità dell’importo e la complessità dell’intervento, le imprese che intendono partecipare alla realizzazione dell’opera avranno costituito Ati (Associazione Temporanea d’Imprese). Per questo l’esame degli incartamenti sarà importante per capire chi avrà diritto poi ad accedere all’ultimo step ovvero alla valutazione finale per l’aggiudicazione dell’opera. A questo punto, non dovrebbero esserci più ostacoli, fermo restando che su ogni atto amministrativo esiste la possibilità di eventuali ricorsi.

(Marco Palumbo)

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