Trezzone, tre chili di lettere tra i rifiuti
Le Poste: «Noi non c’entriamo»

Il sacco trovato ad aprile, le indagini dei carabinieri di Menaggio

L’azienda: «La corrispondenza correttamente consegnata ai destinatari»

Qualche settimana fa, in un cassonetto dei rifiuti di Trezzone era stato rinvenuto un sacco con tre chilogrammi di corrispondenza apparentemente inevasa destinata a utenti di San Siro.

Erano stati avvisati i carabinieri e la notizia aveva suscitato inevitabile curiosità e stupore.

Poste Italiane ha compiuto le dovute verifiche e la spiegazione che arriva dall’ufficio stampa dell’azienda lascia ancora più esterrefatti: bollette, raccomandate, posta prioritaria e tutte le altre buste sarebbero state infatti regolarmente recapitate ai legittimi destinatari.

«L’Azienda è risultata totalmente estranea ad ogni responsabilità riconducibile all’abbandono della stessa. All’interno del sacco sono stati rinvenuti anche numerosi avvisi di giacenza e alcune bolle di consegna riferiti al periodo dal 2011 al 2017, riconducibili a diverse società che operano come competitor in questo segmento di mercato – aggiunge la nota di Poste Italiane – Si evidenzia, comunque, come tutta la corrispondenza a firma, tra cui alcune raccomandate, sia risultata regolarmente consegnata dal portalettere di zona ai destinatari o ritirata presso l’ufficio postale di Acquaseria, competente sul territorio. Approfittiamo per ringraziare i carabinieri di Gravedona, che hanno contribuito a far luce sulla vicenda».

Dal comando di Menaggio, per la verità, si apprende che le indagini non sono ancora chiuse. La vicenda, insomma, si tinge ancora più di giallo.


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