«Troppi turisti, Balbianello a numero chiuso»

Tremezzina Storica novità a partire da domani per il bene Fai più visitato d’Italia, con picchi di duemila ingressi. Marco Magnifico: «Così possiamo garantire il massimo rispetto evitando che diventi una fabbrica di selfie»

È una prima storica per Villa del Balbianello e - forse per l’intero sistema turistico e culturale del lago di Como - quella che andrà in scena da domani alle 10 in punto nella dimora che fu del Conte Guido Monzino e che da 8 anni è il bene Fai più visitato d’Italia. Già perché da domani in poi scatterà il contingentamento degli ingressi o per dirla in maniera ancor più esplicita una limitazione al numero di visitatori in ingresso ai giardini ed al Museo. La notizia è stata ufficializzata ieri in esclusiva a “La Provincia” dal presidente del Fai, Marco Magnifico. Si tratta di una risposta pragmatica a quell’overtourism con cui il nostro lago sta ormai facendo i conti ininterrottamente dalla Pasqua dello scorso anno in poi.

«Da giovedì (domani, ndr) contingenteremo gli ingressi con una percentuale che varia in media dal 25 al 30%. Nel concreto significa che rispetto ai 40 mila visitatori - in base ai nostri calcoli - attesi ad agosto, non ne entreranno più di 30 mila - conferma il presidente del Fondo Ambiente Italiano -. Ancor più nel dettaglio, ci sono giorni in cui gli ingressi a Villa del Balbianello raggiungono quota 2 mila. La decisione è di contingentare il tetto massimo giornaliero di visitatori attorno alle 1200 persone».Sempre in ossequio alla legge dei numeri, il contingentamento interesserà anche le visite agli interni della dimora. Sino a ieri (il mercoledì Villa del Balbianello è chiusa al pubblico) entravano a visitare gli interni quattro gruppi da 15 persone ciascuno. Da domani ne entreranno “solo” tre, il che significa 15 persone in meno all’ora, così da ridurre il sovraffollamento non solo nei giardini, ma anche nei sempre apprezzati interni. È bene rimarcare che con queste nuove regole d’ingaggio sarà ancor più obbligatoria la prenotazione online anche se il Fai ha fatto sapere che qualche biglietto sarà disponibile in loco per chi ha meno dimestichezza con internet. In base ai calcoli, i mancati introiti per il solo mese di agosto si attesteranno a 30 mila euro.

Sul motivo che ha portato il Fondo Ambiente Italiano a virare su questa decisione storica (in realtà qualche ragionamento in tal senso era già stato portato avanti nel 2019), Marco Magnifico non ha alcun dubbio nell’affermare che si tratta di «una questione di rispetto». «Ci siamo accorti che un numero così imponente di visitatori manca di rispetto a Guido Monzino, perché tutte queste presenze snaturano la “sua” casa - rimarca -. Con questa decisione, garantiamo un rispetto anche per il monumento, per cui sono già in atto misure conservative, ad esempio per proteggere il celebre ficus repens della Loggia Durini. C’è un terzo elemento ovvero il rispetto per il pubblico. Non siamo in grado con numeri così alti di offrire al pubblico quel servizio culturale che è parte del dna di Villa del Balbianello. Noi non siamo un ente commerciale, anche se è chiaro che i soldi servono per mantenere in perfetta forma i monumenti che ci vengono affidati». Infine, il concetto che perimetra anche un altro aspetto importante di questa decisione: «Vogliamo permettere alle nostre guide turistiche la possibilità di raccontare ai visitatori dove si trovano, perché altrimenti succede che anche Balbianello diventa una fabbrica di selfie, entrando in quel vortice in cui è importante mostrare dove si è, senza sapere dove si è». Da domani si parte, dunque, “senza più voltarsi indietro”.

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