Valsolda, muore a 46 anni
Dolore per l’albergatrice

Con il marito gestiva l’hotel Stella d’Italia. Lascia un figlio di 8 anni

Lei aveva 46 anni, il suo bambino, Emanuele, soltanto 8. Una brutta malattia l’ha strappata ai suoi cari e, nonostante una battaglia durata 14 mesi, alla fine ha dovuto arrendersi. Melania Valle, titolare, assieme a marito, dell’hotel Stella d’Italia di San Mamete, se n’è andata in un periodo difficile per tutti e per tutto, in un letto d’ospedale senza nemmeno il conforto dei suoi cari. Non trattiene le lacrime e non riesce ad accettare questo doloroso verdetto il dottor Enzo Pasotti, medico di famiglia e, soprattutto, amico. Di Melania conosceva il padre, il dottor Valle, medico di base a Porlezza nei decenni addietro, col quale collaborava e alle cui figlie aveva sempre badato come un secondo padre dopo la prematura scomparsa del collega: «Quella bimba che ho visto crescere dopo essere rimasta orfana, ora è stata costretta da un crudele destino a staccarsi dal suo bimbo. Accadono delle cose, in questa vita, che non vorremmo neanche immaginare». Melania aveva iniziato a lavorare come dipendente all’hotel Stella d’Italia e poi aveva sposato il proprietario, Franco Ortelli, continuando a gestirlo con lui. Nell’ottobre 2019 era arrivata la terribile diagnosi, ma lei, appassionata del proprio lavoro, l’aveva portato avanti comunque, nonostante la malattia, fino all’estate scorsa, quando ancora aveva pubblicato sulla propria pagina facebook un messaggio per la ricerca di un cameriere. «Ha sempre dimostrato una grande forza d’animo – aggiunge il dottor Pasotti – . A una malattia già difficile da affrontare per chiunque, lei aveva dovuto far fronte in piena pandemia: cicli di chemioterapia e radioterapia in ospedali bardati, dove aleggia il rischio di covid. In estate pareva che stesse meglio e il 13 luglio avevo festeggiato anch’io con la famiglia il suo 46° compleanno». Ma certe malattie subdole, a volte, illudono e con l’autunno era ripresa la battaglia, sempre più in salita. Gli ultimi due mesi, in particolare, sono stati un calvario: «Sette settimane terribili – confida Pasotti – Era ricoverata al Valduce, dove peraltro è stata trattata con una cura e una professionalità esemplari nel reparto di oncologia diretto dalla dottoressa Clelia Casartelli, sempre disponibile e molto umana».

(Gianpiero Riva)

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