Variante, Regina chiusa senza intoppi: si riapre da domani alle 5.30

Tremezzina Oggi saranno posate le reti di protezione. Non sono previste altre limitazioni per la statale, ma il rischio sarà azzerato con l’apertura della galleria di svincolo

Con la posa oggi delle reti di protezione, la pulizia della sede stradale (coperta da un “letto” di sabbia per metterla al riparo dalla caduta dei massi disgaggiati dalla parete rocciosa) e la rimozione delle protezioni a tutela dei guardrail l’intervento lungo cinquantacinque ore in corrispondenza della porzione di roccia attigua alla cascata delle Camogge, dentro il cantiere della variante della Tremezzina, potrà dirsi concluso, con la Regina che (a ieri sera) riaprirà puntualmente domani mattina alle 5.30.

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La giornata

Di certo il primo giorno di chiusura “bis” della statale - (quasi) a un anno esatto dallo stop alla viabilità lungo quattro mesi - è corso via senza intoppi, pur a fronte degli inevitabili disagi di chi ha dovuto percorrere 46 chilometri supplementari per raggiungere Colonno da Argegno (separati in linea d’aria dal rettilineo delle Camogge), chi ha dovuto ricorrere (pagando 2 euro a corsa) alla navetta via lago e chi ha archiviato ogni volontà di spostarsi sui due lati del blocco. Di fatto, le lancette sono tornate indietro di un anno, con le strettoie di Colonno e Sala Comacina a misura di residente e con poche auto e bici in circolazione.

Sui social hanno tenuto banco le due strettoie senz’auto così come il tratto tra Ossuccio e Lenno libero da qualsivoglia veicolo. Già da venerdì sera ben prima delle 22.30 - quando la Regina ha chiuso al traffico - la Regina risultava praticamente deserta ed anche ieri tutto sommato chi ha potuto è rimasto a casa, ricordando che un buon numero di lavoratori e studenti il sabato non si reca verso Como.

Di sicuro, la presenza dei movieri per parte sui due lati del blocco (in corrispondenza di via Cappella a Colonno ed al bivio per la Val d’Intelvi ad Argegno) ha giovato alla causa, anche se obiettivamente lo stop al traffico in quel di Colonno andava segnalato meglio sia venendo da Como che scendendo da Menaggio.

Il dato oggettivo di questa nuova chiusura della statale - tutto sommato assimilata da tutti senza troppi mugugni - è che sino all’apertura della galleria di svincolo (o salto di montone) prevista per fine aprile, analoghe situazioni potrebbero in caso di necessità capitare. Anche se Anas ha ribadito che al momento non sono previste nuove chiusure della statale. Ma certo di fronte alla frase “motivi di sicurezza” ci sono e ci sarebbero ben poche obiezioni da opporre. L’apertura della galleria di svincolo di fatto creerà già di per sé un percorso alternativo ad eventuali (nuovi) blocchi della viabilità.

I lavori

I lavori di disgaggio dei massi pericolanti ieri sono proseguiti per tutta la giornata, con Anas e impresa presenti in forze sul posto. «Non abbiamo registrato criticità, salvo qualche segnalazione da parte di conducenti, non del posto, che non hanno trovato indicazioni di chiusure arrivando da Menaggio - la chiosa del comandante della polizia locale di Tremezzina, Massimo Castelli-. L’interscambio tra bus e navetta via lago ha funzionato e, nonostante fosse sabato, comunque i mezzi pubblici hanno trasportato un buon numero di passeggeri».

La Polstrada di Como ha vigilato sul percorso alternativo costituito dalle due provinciali intelvesi - la “13” e la “14” -, dove non sono state segnalati situazioni particolarmente critiche. Oggi si replica, confidando che tutto proceda senza intoppi sino a domani mattina alle 5.30.

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