Variante, tra Sala e Argegno
navette e bus ogni 45 minuti

L’incontro dei sindaci con Asf e Navigazione per potenziare il servizio durante il blocco di tre mesi della Regina

Entro fine luglio 2021 verrà presentata al prefetto la bozza contenente il piano straordinario di mobilità - via terra e via lago - finalizzato a mitigare per quanto possibile i disagi legati ai 3 mesi (certi) di stop alla viabilità in corrispondenza del portale sud della variante della Tremezzina. Piano che passerà ad esempio da una navetta passeggeri via lago ogni 45 minuti che via lago farà la spola tra Sala Comacina ed Argegno, con interscambio poi con i mezzi di Asf. Questo l’esito del lungo e proficuo incontro che si è tenuto presso la sede di Asf ieri a metà mattina cui hanno partecipato i vertici di Asf e Navigazione, nonché dell’Agenzia di trasporto pubblico locale (che fa riferimento al bacino di Como), la Camera di Commercio e i sindaci di Argegno, Colonno e Sala Comacina Tutti hanno parlato di incontro costruttivo, in cui si è posta la necessità di potenziare sia via terra che via lago i collegamenti, a cominciare da quelli degli aliscafi. Asf ha detto sì a un sistema integrato di navette che garantirà tempi di percorrenza celeri una volta bypassato il blocco. Al termine dell’incontro, il sindaco di Colonno ha spiegato che «all’Autorità di Bacino chiederemo tempi celeri per portare a termine la riqualificazione del pontile, cui dopo le ultime modifiche progettuali potranno fare scalo anche i catamarani della Navigazione. Una volta ultimati i lavori saremo in grado di offrire un’alternativa al collegamento Sala Comacina-Argegno». Gandola non ha però nascosto - a livello generale - le perplessità legate «a una chiusura che si poteva pensare in altro modo, studiando la possibilità di ricavare un passaggio pedonale e col tempo un senso unico alternato semaforico. Ma questo è il momento di trovare soluzioni ad un problema reale, accantonando per ora le polemiche». Anche Anna Dotti (Argegno), si è detta soddisfatto «del piano di mobilità straordinaria su cui si sta lavorando», anche se «non posso nascondere le perplessità legate alla mancanza di parcheggi e di aree di manovra», confidando che «col tempo si possa entrare nel merito anche del trasporto scolastico e delle emergenze». Le parti si riaggiorneranno a breve. Di certo Asf ha garantito tutto l’impegno del caso, affinché il piano alternativo di mobilità riesca al meglio, tenendo che Argegno non solo la porta d’ingresso del Centro e Basso Lario, ma anche della Val d’Intelvi. Anche la Navigazione ha assicurato la propria disponibilità a potenziare i natanti in campo. Ma certo se si ragiona sui dati di transito del pre-pandemia stiamo parlando di volumi di traffico oscillanti (tra ottobre e dicembre) tra i 7500 ed i 9 mila mezzi al giorno. Numeri che imporranno riflessioni anche di altro genere, come quella di affiancare gli Ncc (su strada) e i taxi boat (definito tecnicamente servizio pubblico non di linea, via lago) per garantire un numero ancora maggiore di corse.

(Marco Palumbo)

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