Via alla ricostruzione a 18 mesi dalla frana
Pozzi: «Fine lavori entro agosto»

Laglio Interventi nella zona del Caraello e alla Selvetta. Con i detriti saranno create gabbie di contenimento. Il sindaco: «Raggiungiamo un risultato molto positivo»

Ruspe in azione, è tempo di restituire al paese - e, soprattutto, alle famiglie sfollate - quella normalità spazzata via dalla frana in una manciata di secondi nell’estate del 2021. È apparso qualche giorno fa il cartello per l’inizio lavori nella zona del torrente Caraello, quella più colpita dai terribili eventi alluvionali: il primo fu il 27 luglio del 2021 e il secondo una settimana dopo. Poi, nel giugno del 2022, un altro episodio che ha riversato in paese ulteriore fango e sassi dalla montagna. L’iter per arrivare a questo punto è stato tutt’altro che semplice, ha sottolineato a più riprese il sindaco di Laglio Roberto Pozzi, ma il momento della ricostruzione è finalmente arrivato.

Lungo il torrente Caraello saranno realizzate reti di contenimento a semicerchio sfruttando il materiale alluvionale presente sul posto, con una briglia in cemento armato allo scopo di creare una vasca per favorire il deflusso - in caso di altri episodi futuri - dell’acqua e il deposito del materiale solido. Sotto verrà ricalibrato l’alveo, con rifacimento parziale degli argini. Due briglie anche sopra la statale Regina e altre nella valle della Selvetta.

Per quanto riguarda gli importi, sarà sfruttato il milione di euro da Regione Lombardia per la parte terminale del Caraello: termine per l’ultimazione lavori è fissato ad agosto. Gli altri interventi sono stati finanziati dal dipartimento nazionale di Protezione civile: un milione per la parte a monte del Caraello per le opere di mitigazione del rischio, 225 mila euro per la ricostruzione del ponte di via delle Frazioni. Poi 400 mila euro per il ponte di Germanello alta, 600 mila euro per la messa in sicurezza della Valle della Selvetta, abitati di Ticee e Soldino.

Altri 150 mila euro sempre per la Selvetta con interventi del Consorzio Forestale Lario Intelvese. Infine 250 mila euro per l’asportazione dei detriti e sistemazione sulla parte bassa del Caraello. A questi interventi vanno aggiunte le opere già affidate in prima emergenza per altri 107 mila euro con fondi di Protezione civile e 95 mila con fondi di bilancio comunale. Contando anche la prima messa in sicurezza, si arriva a poco meno di quattro milioni di euro. «Per le tre famiglie ancora sfollate (una di quattro persone, una di due e l’altra di un solo componente) sembrerà un’eternità il tempo passato fuori casa - evidenzia il sindaco Pozzi - ma se, come programmato, tutti gli interventi verranno portati a termine entro agosto 2023, stante le difficoltà a reperire risorse e seguire il lungo meticoloso iter per l’aggiudicazione degli interventi, credo si possa parlare di un risultato molto positivo. Questo grazie a Regione Lombardia, al dipartimento di Protezione civile, alla Prefettura di Como e a tutti quanti hanno lavorato per raggiungere un positivo risultato».

E ha concluso il primo cittadino: «Colgo l’occasione per ringraziare gli uffici comunali, nelle persone degli architetti Paolo Bianchi e Alberto Vallie quello finanziario con la dottoressa Monica Doria e tutto il consiglio comunale, per il prezioso lavoro profuso, che ci consente di guardare avanti con speranza. Per questo tipo di interventi, comunque, sarebbe auspicabile una modifica normativa che consentisse i lavori in esenzione di Iva, che al momento è al 22%».

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