Addio a Cetti Serbelloni
«Appiano gli deve molto»

L’ingegnere aveva realizzato molti progetti per il paese gratuitamente. «Aveva seguito il cantiere per la casa di riposo e il restauro della chiesa»

Riposerà nella “sua” Appiano l’ingegner Francesco Cetti Serbelloni – 90 anni – deceduto venerdì a Milano, dove risiedeva. Per Appiano è stato una sorta di mecenate; a lui si devono progetti di opere molto importanti per la città, che curò a titolo gratuito.

Nonostante avesse casa e studio nel capoluogo lombardo, aveva sempre mantenuto un forte legame affettivo con la cittadina che nel 1926 gli diede i natali e dove, per sua espressa volontà, sarà sepolto nel locale cimitero. I funerali saranno celebrati oggi alle 14.45 a Milano, nella chiesa del Santissimo Redentore. Riposerà nella tomba di famiglia ad Appiano.

«Geniale e generoso», così lo ricorda l’amico Renato Leoni. «Da grande professionista qual era, aveva progettato funivie, l’ampliamento di ippodromi e l’impostazione di campi da golf in Italia e in tutta Europa – aggiunge Leoni – Competenza e professionalità che ha messo a disposizione, a titolo gratuito, per il suo paese natale. Suo il progetto e la direzione lavori negli anni Settanta del nucleo originario della casa di riposo Bellaria, come pure il programma di restauro dell’intera chiesa prepositurale negli anni Ottanta».

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