Appiano, le dice che l’acqua è inquinata
Il truffatore si fa consegnare anche le fedi

U na pensionata di 84 anni vittima del raggiro di un falso addetto

La truffa dell’acqua fa un’altra “vittima”. Una pensionata di 84 anni residente in via Graffignana, derubata di 50 euro e preziosi, comprese le fedi nuziali. L’episodio risale alla mattinata di mercoledì, tra le 10 e le 10.20, arco di tempo in cui era rimasta sola in casa.

La figlia era uscita da una decina di minuti, quando è stata avvicinata da un falso tecnico dell’acquedotto che le ha chiesto di poter entrare per effettuare dei controlli per un presunto caso di inquinamento dell’acqua. In azione un giovane sui trent’anni, vestito bene e dai modi educati, con un buona parlantina.

«Mi ha detto che era in zona con altri colleghi ad avvisare che l’acqua era contaminata, a seguito di un problema sorto durante dei lavori in corso nell’isolato. Mi ha anche detto che una signora, avendola bevuta, era stata ricoverata in ospedale – racconta la pensionata che, ancora provata, preferisce mantenere l’anonimato – Mi ha trasmesso una tale paura che tutte le persone del quartiere fossero in pericolo per l’acqua avvelenata, che ho cominciato ad agitarmi e purtroppo gli ho creduto».

Lo ha fatto entrare per consentirgli di effettuare le verifiche che chiedeva di poter compiere. Per vincere le resistenze della pensionata, si è finto un conoscente di famiglia.

Seguendo un copione purtroppo già visto, ha aperto i rubinetti di casa e ha spruzzato due volte nel lavandino qualcosa per diffondere un odore acre, tipo zolfo, così da far credere alla malcapitata che davvero l’acqua fosse contaminata. Dopodiché le ha chiesto di mettere nel frigorifero tutti i soldi e l’oro che aveva in casa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA