Arrestato passatore, portava sei stranieri
verso la Svizzera

Ronago Nascosti nella Opel Zafira c’erano sei persone tra cui tre minori irregolari in entrambi i Paesi

A bordo dell’auto su cui stava viaggiando per rientrare in Svizzera, dove è risultato essere residente, non era da solo come voleva fa credere.

Nascosti nella Opel Zafira che stava guidando e che aveva targa del Canton Ticino, non si sa se nascosti e in che modo - poche le notizie che trapelano in merito all’operazione - c’erano sei persone irregolari e clandestine, sia per quanto riguarda l’Italia da cui arrivavano sia per quanto riguarda la Svizzera, dove erano dirette.

Tra l’altro, nota non a margine, tre delle sei persone identificate a bordo della vettura, erano pure minorenni. Uno era assolutamente sconosciuto, gli altri cinque invece erano già stati fotosegnalati dopo essere entrati in Italia in modo irregolare da Reggio Calabria, una identificazioni che risaliva solo a pochi giorni fa, il 30 di agosto.

L’uomo che era al volante della Opel Zafira con targa svizzera è stato arrestato in quanto ritenuto essere un passatore. Si tratta di un cittadino siriano residente a Morbio Inferiore, in Canton Ticino. L’indagato, Samer Alsheikh, 34 anni, nella giornata di domani verrà interrogato dal giudice delle indagini preliminari di Como Massimo Mercaldo. È stato portato al carcere del Bassone di Albate. Nel corso dell’interrogatorio verrà assistito dall’avvocato Oscar Fumagalli.

L’intervento, che è già stato segnalato al pubblico ministero di turno in Procura Antonia Pavan, è stato compiuto nella nottata del 3 settembre dai militari della guardia di finanza del gruppo di Ponte Chiasso. Le indagini sono ancora in corso per cercare di ricostruire la provenienza dei clandestini, la loro destinazione e l’eventuale ruolo giocato da altre persone nel trasporto verso la Svizzera.

Come detto, almeno cinque dei sei stranieri trasportati sull’auto che stava per entrare in Canton Ticino passando dal valico di Ronago nella notte tra sabato e domenica, erano in realtà già stati di recente segnalati per l’ingresso irregolare nell’Unione europea, che era stato riscontrato dal Commissariato della polizia di Stato a Siderno, in provincia di Reggio Calabria.

Il sesto clandestino era invece completamente sconosciuto, un “fantasma” cui ora gli inquirenti cercheranno di dare un nome e una nazionalità.

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