Arrestato per maltrattamenti
evade per bruciare un contatore

Inchiesta a Locate Varesino nata grazie a una vicina di casa che aveva ricevuto gli sfoghi whatsapp della vittima

Arrestato per maltrattamenti, grazie alla denuncia di una vicina di casa, che aveva raccolto gli sfoghi della vittima, era riuscito ad ottenere i domiciliari. Ma dopo pochi giorni è evaso per dar fuoco al contatore della casa dell’ex convivente (sbagliando, peraltro, bersaglio).

È tornato nuovamente in cella, con l’accusa di maltrattamenti, incendio doloso ed evasione u uomo di n 33 anni di Locate Varesino. Tutto a inizio a gennaio, quando la donna che da qualche settimana aveva accolto in casa inizia a inviare alla vicina, con cui aveva allacciato un rapporto di amicizia, le sue paure. In diverse occasioni la donna ha raccontato via whatsapp di quanto le accadeva in casa, allegando anche delle fotografie di lividi o graffi dovuti - ha raccontato - ai maltrattamenti subiti. E nonostante questo la donna non ha mai voluto formalizzare alcuna denuncia.

A rivolgersi ai carabinieri è stata invece l’amica, che dopo aver ricevuto una serie di messaggi con gli sfoghi della convivente di Pasquino, ha deciso di chiedere aiuto ai militari della stazione di Mozzate. Non un’indagine semplice, però: infatti la donna aveva appena scoperto di essere positiva al Covid e quindi si trovava in isolamento, da qui la decisione di procedere a una denuncia tutta fatta via telefono, mail e whatsapp.

I carabinieri, con una scusa, hanno anche contattato la convivente presunta vittima dei maltrattamenti, la quale ha confermato tutto ma insistito sul fatto che non voleva denunciare alcunché. Il caso è finito sul tavolo del giudice delle indagini preliminari, Carlo Cecchetti, che ha disposto la custodia in carcere. Quindi ha subito interrogato l’uomo, concedendo i domiciliari in una casa differente.

Peccato che nei giorni successivi l’uomo - stando all’accusa - si sarebbe allontanato dalla sua abitazione senza alcuna autorizzazione, sarebbe tornato nella palazzina in cui conviveva con la donna che ha raccontato i due mesi di presunti maltrattamenti, e - forse per vendetta - avrebbe appiccato un incendio al contatore dell’elettricità. Salvo sbagliare bersaglio, ma finendo per danneggiare un pensionato vicino di casa del tutto estraneo alla vicenda.

I carabinieri di Mozzate hanno così deciso di acquisire le immagini di una vicina telecamera, e dai video sono sicuro di aver potuto identificare, quale autore dell’incendio, il 31enne. Da qui la decisione del giudice delle indagini preliminari di procedere a un aggravamento della custodia cautelare, facendo tornare l’uomo in carcere.

Paolo Moretti

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