Boschi dello spaccio
ridotti a discariche

Montano Lucino: nonostante i blitz dei carabinieri continuano a essere frequentati dai tossicodipendenti E si trova di tutto: dai materassi fino a un barbecue

Di azioni dei Carabinieri in quelli che ormai sono conosciuti da tutti come i “boschi dello spaccio” ce ne sono state parecchie, dall’estate scorsa fino alla fine di gennaio 2020 gli interventi delle forze dell’ordine si sono susseguiti con un ritmo incalzante ed anche con risultati che hanno portato alla presa in flagranza di reato diversi spacciatori e al relativo arresto.

L’area è quella della zona boschiva tra Montano e Gironico, luoghi in cui spaccio e consumo di sostanze stupefacenti è purtroppo di casa. La zona del Ponte del Diavolo a Montano, fino ai boschi vicino all’area industriale di Gironico e poi verso Gironico al Monte, ma anche al confine con Montano sulla salita di Vitello, come pure a Baragiola e nei boschi vicino al Ponte delle Streghe, a Maccio di Villa Guardia, un’ampia distesa di boschi che sono diventati negli anni dei veri e propri supermarket della droga, molto conosciuti alle Forze dell’ordine.

Come ci è stato segnalato da un nostro lettore, i boschi tra Montano Lucino e Gironico anche oggi hanno percorsi intralciati dalla caduta (dolosa) di alberi e dal fatto che venga impedito l’accesso in alcune zone attraverso rami, tronchi e ostacoli di vario genere messi lì appositamente. Insomma, non è solo la vegetazione che cresce, c’è lo zampino di alcuni uominic he non vogliono curiosi intorno.E poi c’è l’amara constatazione che il bosco ormai è una discarica a cielo aperto e alcuni rifiuti sono legati alla stessa organizzazione che gestisce lo spaccio. La documentazione fotografica inviataci da un lettore non dà adito a dubbi: materassi, reti di un letto matrimoniale e di uno singolo, lavatrici, batterie d’auto, sacchi dell’immondizia e pure la costruzione abusiva di un barbecue in mattoni.

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