Caccia ai cinghiali, si parte ad agosto

Olgiatese La risposta delle istituzioni alla presenza sempre più massiccia e invadente degli animali selvatici: si stima l’abbattimento di 250 capi a stagione e si predispone una cella per la conservazione in attesa delle analisi

Emergenza cinghiali, a inizio agosto sarà aperta la caccia di selezione nell’Olgiatese.

Data indicata dal presidente dell’Ambito territoriale di caccia Olgiatese, Attilio Guin, ieri nella conferenza stampa convocata nella sede dell’Istituto zooprofilattico a Binago, alla presenza di amministratori locali e rappresentanti delle categorie agricole, fra cui Rodolfo Mazzucotelli direttore di Coldiretti Como Lecco.

Questione risarcimenti

Sono stati superati gli aspetti normativi (problema dei risarcimenti) e tecnici (cella per il deposito e la conservazione delle carcasse) che frenavano l’avvio della caccia di selezione.

«Il valore complessivo dei risarcimenti a carico dell’Atc resterà al 10% per i danni causati dal cinghiale (non al 30% che scatta in aree vocate alla caccia agli ungulati) – ha spiegato il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi – In occasione della sessione di bilancio del 26 luglio, di concerto con l’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi, porteremo al voto dell’Aula una modifica delle normative vigenti per alleggerire la quota di risarcimenti a carico dell’Atc. Tutti i passaggi che erano necessari sono stati fatti. Questo territorio ha dato una risposta molto bella a una esigenza che è diventata emergenza».

Intervento normativo atteso dall’Atc Olgiatese. «Ringrazio il presidente Fermi e il sottosegretario Fabrizio Turba per essersi adoperati per l’apertura della caccia di selezione nel nostro ambito senza aggravio di costi – ha dichiarato Guin - Con 500 cacciatori e 70mila euro di bilancio non possiamo accollarci una percentuale di risarcimento danni del 30%. Abbiamo predisposto il Piano di gestione del cinghiale e Ispra l’ha approvato. Settimana prossima invieremo le convocazioni per raccogliere le adesioni dei cacciatori abilitati che vorranno partecipare alla caccia di selezione con il sistema delle altane. Appena sarà montato il portone della cella (fine luglio) dovremmo partire».

Gli abbattimenti

Pochi dettagli, per ora, sugli aspetti più operativi. «Ispra ha autorizzato l’abbattimento di 250 cinghiali come minimo a stagione, che si chiuderà a fine gennaio – ha aggiunto Guin – Nel Piano abbiamo indicato come limite 200 cacciatori, ma al momento non sono in grado di dire quanti aderiranno».

L’apertura della caccia di selezione era vincolata all’allestimento della cella. Ne è stata realizzata una doppia sotto l’Istituto zooprofilattico, finanziata con un contributo regionale di 127mila euro.

«Ringrazio il progettista Arturo Zappa e il tecnico comunale Pietro Maraschi per aver agganciato in dieci giorni il finanziamento che ha permesso di realizzare la cella – ha detto Alberto Pagani, sindaco di Binago - La presenza del cinghiale è incompatibile con l’agricoltura e un pericolo per la sicurezza dei cittadini. Se riusciamo a contenerla faremo un servizio alla comunità. Va affrontato anche il problema cervi, prima che diventi una emergenza».

Il sindaco di Castelnuovo Bozzente Massimo Della Rosa: «Usciamo contenti da questo incontro per il grande risultato ottenuto come zona, ma dobbiamo andare avanti ancora insieme. Come avviene col parco Pineta (presente il presidente Mario Clerici, ndr) mi piacerebbe che anche con le altre associazioni ci fosse un report mensile sull’andamento della caccia. Siamo in una fase di emergenza, non possiamo permetterci di fermarci, né di sbagliare». Stesso input dal consigliere Pasquale Vergottini, intervenuto per conto del Comune di Appiano Gentile.

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