Cadorago, bandito “griffato” in pizzeria
Armato di coltello era con un complice

«Mi ha puntato la lama nello stomaco dicendo di stare fermo e aprire la cassa»

«Stai fermo e a apri la cassa». Così i due rapinatori che, a volto scoperto, sui 25-30 anni d’età hanno fatto irruzione domenica sera attorno alle 21.30 alla pizzeria-tratto ria Colibrì di via Diaz e, minacciando con un coltello i dipendenti, si sono impadroniti dell’incasso. Uno indossava un giubbetto Colmar.

Tutto è avvenuto in pochi attimi e i diversi clienti che in quel momento erano a cena nel noto ristorante della Bassa comasca non si sono accorti di nulla.

Da una prima ricostruzione dei fatti, due giovani, più uno che attendeva in auto – una Panda di colore chiaro, che poi si è diretta a tutta velocità verso la zona centrale del paese – sono inizialmente entrati nel locale, fingendosi dei clienti come tanti altri, poi si sono d’un tratto andati dietro il bancone , e minacciato con un coltello, lungo una trentina di centimetri, una delle cameriere per farsi aprire la cassa.

Il racconto

«Non avevo visto il coltello – racconta il pizzaiolo – ho notato delle persone dietro al bancone mi sono avvicinato per dire lo che lì non si poteva stare e di andarsene, ne ho preso quindi una per la spalla e quando si è voltata ho visto che brandiva un coltello, che mi ha puntato all’altezza dello stomaco; mi ha detto di stare fermo e di aprire la cassa».

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