Cadorago, convocati
i 9 che non pagano la mensa

Prima della svolta verso la “tolleranza zero” erano 33 le famiglie considerate morose

Sono stati convocati in Comune per sabato i nove genitori che non hanno ancora versato il dovuto riguardo ai buoni mensa non pagati. Da quanto risulta erano 33 le famiglie “morose”, 26 a Cadorago e 7 a Caslino. Lunedì scorso, dopo ripetuti solleciti, la ditta Vivenda non aveva garantito la refezione ai bimbi le cui famiglie erano in ritardo con il pagamento dei buoni mensa di 4.33 euro l’uno.

Un’iniziativa che ha inevitabilmente suscitato diverse polemiche, alcuni hanno anche lamentato di non aver mai visto i solleciti in questione. Tramite la app, messa a disposizione per il pagamento on line, o mettendosi in fila alla cartoleria Colombo quasi tutti i genitori hanno però poi sanato i propri debiti nel giro di poco tempo.

La svolta verso la “tolleranza zero” non è piaciuta alla dirigente scolastica Nicoletta Guzzetti, che ha annunciato una segnalazione alla Garante alla privacy per quanto accaduto, in quanto le informazioni sulle famiglie morose non potevano essere diffuse alle maestre, diffidando Comune e Vivenda da chiedere ancora alle insegnati di partecipare in futuro ad altre iniziative analoghe a quella di lunedì.

«Come lista Progetto Comune siamo principalmente amareggiati per come sono stati trattati i bambini – lamenta l’ex-consigliere comunale Gabriele Gigliotti – ovviamente condividiamo il fatto che il servizio vada pagato, ma riteniamo sia mancata la parte etica e educativa»

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