Cadorago, legami con la ’ndrangheta
Il Caffè del centro chiuso per 90 giorni

Il Questore ha sospeso la licenza sulla base dell’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Milano

La questura di Como mette i sigilli a un terzo bar legato - almeno secondo le indagini sui clan attivi tra Fino Mornasco e Cadorago - alla ’ndrangheta. Dopo la chiusura del bar One Shot, vero e proprio punto di riferimento soprattutto per lo spaccio di droga oltre che per gli incontri lontano da occhi indiscreti di personaggio poi arrestati con l’accusa di associazione mafiosa, e dopo l’altra chiusura in quel di Cirimodo del Liam Caffè, che addirittura ha subito la revoca della licenza stessa, il questore Giuseppe De Angelis ha sospeso la licenza per novanta giorni per il Caffè del Centro di Cadorago.

Anche se non aveva mai più riaperto, dopo il blitz del novembre scorso che aveva portato a una cinquantina di arresti in tutto il Comasco, il locale è stato comunque raggiunto dal provvedimento della Questura su proposta della stazione dei carabinieri di Lomazzo, e sulla base dell’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Milano.

Il Caffè del Centro, in particolare, è legato alla società The Bulldog di Rusconi Elisabetta, ovvero la stessa società proprietaria anche del One Shot. La titolare della società è la moglie di Alessandro Tagliente, considerato il braccio destro del boss della ’ndrangheta Bartolomeo Iaconis, condannato in due gradi di giudizio all’ergastolo perché considerato il mandante dell’esecuzione in pieno stile mafioso al bar Arcobaleno di Bulgorello, oltre una decina di anni fa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA