Cassina, protesta per il nido
«Mio figlia subito a casa
per qualche starnuto»

Il racconto di Simona Cantaluppi: «La piccola stava benissimo, non ha mai avuto febbre»

Qualche starnuto e una soffiata di naso, cosa più che comune per i bambini in tenera età, soprattutto tra un cambio di stagione e l’altro.

Ma, in tempo di Covid, tanto può bastare per dover tenere a casa i piccoli dall’asilo per almeno tre giorni, in attesa che il pediatra certifichi l’assenza di malattie infettive. Questo quanto accaduto ad una famiglia di Cassina Rizzardi, la cui bimba frequenta una struttura della cintura comasca.

La permanenza all’asilo nido della bimba è durata circa un’ora, quando le educatrici hanno contattato la madre, Simona Cantaluppi, di professione medico, affinché tornasse a prendere la figlia per i sospetti sintomi.

Il caso è diventato nazionale, raccontato anche alla trasmissione “Ogni mattina” su Tv8. «È successo il primo giorno di scuola – racconta Simona Cantaluppi – mia figlia stava benissimo e tuttora sta benissimo, non ha mai avuto nemmeno febbre. Dopo circa un’ora da quando l’avevo lasciata, ho ricevuto una telefonata dal nido in cui mi si diceva che aveva starnutito e che le era stato soffiato il naso, quindi avrei dovuto andare a prenderla. Io capisco che questi possano essere considerati dei sintomi, ma con bambini così piccoli, il naso che gocciola è una questione fisiologica».

Ora dovrà fare il tampone e aspettare l’esito: quindi è probabile che resti a casa per un paio di settimane.

(Daniela Colombo)

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