Cirimido, incastrato da un’impronta
Rapinatore condannato a sette anni

Tre anni fa fece irruzione nella filiale del Banco di Desio

Il tribunale di Como ha condannato ieri mattina a sette anni di detenzione un cittadino albanese di 33 anni residente in provincia di Varese ritenuto responsabile di una rapina a mano armata commessa con un complice - tuttora non identificato - nella filiale di Cirimido del Banco di Desio e della Brianza.

Era il 28 giugno del 2013 quando commise l’errore di “balzare” oltre le casse lasciando sul bancone l’impronta di una mano.

Fu identificato grazie a quell’impronta, e grazie al fatto che il suo “profilo” dattiloscopico fosse già noto alle banche dati del ministero dell’Interno. Di lui, tuttavia, oggi si sono perse le tracce. Fu una rapina piuttosto violenta, visto che un cliente - il solo presenta al momento dell’irruzione - si vide puntare un taglierino al collo e fu costretto a consegnare anche i 100 euro che aveva nel portafoglio.

Tra i 7mila che invece furono prelevati dalle casse, era celata una cosiddetta mazzetta “civetta”, che esplose all’esterno della filiale, quando i due banditi risalirono in macchina per scappare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA