Coniugi muoiono di Covid
quattro mesi dopo la figlia

Turate Antonio Puppi, 75 anni, ed Eleonora Carletto, vinti dal virus a poche ore di distanza l’uno dall’altra

Marito e moglie muoiono nel giro di un giorno, uccisi dal Covid dopo che in agosto era stati duramente provati dalla morte improvvisa di una delle loro tre figlie.

«Erano delle brave persone, sempre disponibili con tutti, non si tiravano mai indietro». Così la figlia Lucia, con la sorella Laura, ricorda con commozione i genitori Elenora Carletto, 65 anni e Antonio Puppi, 75 anni, stroncati entrambi del Covid. Una tragedia che si aggiunge a quella vissuta dalla famiglia lo scorso 26 agosto, quando un aneurisma non ha lasciato scampo a Evelin, 40 anni, un’altra figlia della coppia

La scomparsa dei coniugi Puppi ha lasciato in queste ore tutti senza parole in paese, in particolare alla Fagnana dove Eleonora era molto conosciuta per il suo grande impegno con il marito, come volontaria nell’associazione della frazione. Si impegnava sia in cucina, in occasione delle attività aggregative del sodalizio, sia in altre iniziative a favore della comunità e di beneficenza.

La prematura morte della figlia Evelin l’aveva molto segnata, dopo un malore era rimasta in ospedale per circa un mese e mezzo.

Poi il mese scorso il contagio del virus e il ricovero per entrambi

Inizialmente entrambi hanno reagito bene alle cure, ma quando sembrava potessero riprendersi al più presto il loro quadro clinico è rapidamente peggiorato e, nonostante le cure, sono deceduti a un giorno di distanza l’uno dall’altra.

«Non ci sono veramente parole per descrivere quel che ci siamo trovati a dover vivere a causa del virus, in un momento in cui eravamo veramente già molto prostrati per l’improvvisa scomparsa di mia sorella Evelin – racconta ancora Lucia – non siamo riusciti neppure a capire come possa essere avvenuto il contagio, siamo stati infatti tutti molto attenti a rispettare le regole, facendo ad esempio anche attenzione ad andare a fare la spesa in orari nei quali in genere c’era in circolazione poca gente, proprio per evitare di correre rischi».

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