Droga, take away nel parco
La Lega: «Serve l’esercito»

Gli spacciatori a Olgiate tornano con la nuova tecnica: fanno accostare le auto dei clienti. Il Carroccio: «Serve la presenza quotidiana delle forze dell’ordine, fino alle pattuglie militari»

«Non bastano le maxi operazioni antidroga. Contro lo spaccio nei boschi, si mobiliti anche l’esercito». La proposta del capogruppo della lista di minoranza “Lega Nord e Liberali”, Igor Castelli, preoccupato del ritorno massiccio di spacciatori e clienti nei boschi dell’Olgiatese.

È già finita la tregua seguita alle operazioni scattate a metà ottobre, dopo la morte di un tossicodipendente nei boschi in zona Monte Sinai. La località Baragiola è tra le più colpite dal fenomeno, dove i movimenti di persone sospette da e verso il bosco sono all’ordine del giorno. Una sorta di “take away” dello spaccio con clienti che accostano, dal bosco arriva di corsa uno spacciatore, in neanche dieci secondi avviene lo scambio di droga, poi l’auto riparte velocemente e il pusher si dilegua in fretta.

«Ben vengano le operazioni interforze coordinate dalla Prefettura - aggiunge Castelli - come quelle che sono già state effettuate e che mi auguro vengano programmate ancora, ma non bastano. Lo conferma il fatto che il problema, dopo un periodo di relativa tregua, si è già riproposto pari pari».

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