Due mesi isolata in casa per il corona
«Sono uscita dopo i tamponi negativi»

Albiolo, Eva Savoldelli, 36 anni, si è ammalata a inizio marzo «Ho iniziato ad avvertire un senso di spossatezza, non respiravo»

Cinquantasette giorni in casa e solo dopo il doppio tampone con esito negativo è finalmente potuta uscire di casa.Eva Savoldelli , 36 anni, educatrice professionale in un istituto per disabili oltre confine ce l’ha fatta ed è guarita, ma quanta sofferenza. Ancora adesso non ha recuperato del tutto il senso dell’olfatto.

I parenti l’hanno sostenuta e le portavano la spesa; il suo medico l’ha curata a distanza, quasi ogni giorno via telefono o via mail; Ats, invece, l’ha contattata una sola volta e per sottoporsi ai tamponi è andata da sola fino ad Erba.

«Nell’istituto per disabili dove lavoro come educatrice professionale - racconta Eva Savoldelli – è risultato un caso positivo di un ospite. Io ho continuato a lavorare fino a che ho iniziato ad avere spossatezza, mancanza di respiro e tosse».

«Non ho mai avuto febbre e avevo perso sia il gusto sia l’olfatto tanto che avrebbe potuto bruciare la casa che non avrei sentito nessun odore – aggiunge – il 12 marzo ho subito avvisato l’Ats che mi ha detto di stare a casa in quarantena. Mi sentivo quasi tutti i giorni via e-mail con il mio medico curante e avevo anche il suo numero di telefono da chiamare in caso di emergenza – precisa – l’Ats mi ha chiamata solo il 13 marzo, il giorno dopo la mia segnalazione, e poi non li ho più sentiti e per la spesa me la portava mia mamma lasciandomela fuori dalla porta di casa. Dopo dieci giorni che ero in casa, dal Comune mi hanno informata del servizio spesa e farmaci e si sono pure scusati dicendo che avevano ricevuto tardi la comunicazione che ero in quarantena da parte di Ats. Penso che il ritardo sia dovuto al fatto che hanno dato precedenza ai casi più preoccupanti».

«Dopo cinquantasette giorni a casa sono finalmente uscita a fare due passi e ho potuto rivedere anche il mio fidanzato».

Ma solo dopo essersi sottoposta ai tamponi.

«Per farli sono andata a Erba dove hanno allestito un gazebo in un parcheggio: il primo l’ho fatto il 28 aprile e il secondo il giorno dopo, il 29 aprile e sono risultati entrambi negativi, ma l’esito del primo tampone è arrivato dopo otto giorni e del secondo dopo nove giorni - spiega Salvoldelli - il 24 aprile ho fatto l’esame sierologico che è risultato positivo avendo sviluppato anticorpi contro il Covid-19».

«Adesso sto bene - conclude - e per il mio compleanno, il 23 aprile, quando ero già migliorata, ho festeggiato in quarantena con un aperitivo in video chiamata con le amiche ed è stato molto bello sentire, anche se distanti, la loro vicinanza».

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