Fa paura la crepa nel nuovo sottopasso, ma il sindaco è tranquillo: «Nessun rischio»

Rovellasca Dopo la segnalazione, i tecnici di Ferrovienord hanno effettuato un sopralluogo. L’esito: «Non ci sono problemi statici, l’azienda incaricata a breve sistemerà il muro e l’asfalto»

«C’è una crepa nel muro del nuovo sottopasso, speriamo bene...». Il messaggio comparso in questi giorni sui social, se ha subito suscitato discussioni e anche una certa preoccupazione tra la cittadinanza, nelle risposte c’è però chi ha già a propria volta evidenziato che sembrerebbe trattarsi niente di più che una semplice crepa di assestamento.

La stessa crepa non è comunque passata inosservata e i tecnici della ferrovia hanno provveduto in questi giorni a effettuare un sopralluogo. «Nella giornata di giovedì i tecnici di Ferrovienord e del Comune di Lomazzo hanno effettuato un sopralluogo al sottopasso di Rovellasca – fanno sapere da Ferrovienord - constatando la presenza di una crepa nel muro formatasi per la naturale dilatazione del cemento dovuta all’escursione termica. La crepa in questione non inficia in alcun modo la staticità dell’opera. L’azienda appaltatrice sistemerà il muro in concomitanza con i lavori conclusivi di posa dell’asfalto della strada che avverranno nelle prossime settimane».

A tranquillizzare la cittadinanza interviene anche il sindaco di Rovellasca, Sergio Zauli: «quel che posso dire è che in Comune a Rovellasca non sono al momento arrivate segnalazioni in proposito – fa saper il primo cittadino rovellaschese – chiederemo certamente a Ferrovienord di avere conferma riguardo a qual è la situazione; dalle foto diffuse sui social la crepa sembrerebbe però essere soltanto di assestamento».

Il sottopasso è stato inaugurato alla fine di febbraio, è stata anche realizzata una salita dalla ciclabile verso la via Veneto a Manera di Lomazzo. Per portare a termine l’articolato intervento urbanistico, tra lockdown e altri imprevisti, ci sono voluti circa due anni: dal sottosuolo erano infatti pure spuntate delle “sorprese” che avevano poi inevitabilmente determinato dei ritardi nella realizzazione dei lavori.

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