«Gli ho preso il braccio, poi è sparito»
Un amico ha cercato di salvare Maxwell

Il ragazzo annegato a Villa Geno, il racconto degli amici che erano con lui

«Un suo compagno ha cercato di salvarlo, si è tuffato, lo ha preso per il braccio, ma poi lo ha perso».

Gli amici di Max non potranno mai dimenticare quei terribili momenti. Attimi che hanno raccontato ai genitori e ai dirigenti del Gruppo Sportivo Villa Guardia. Racconti come quello del disperato tentativo, da parte di un compagno di squadra, di salvare il giovane annegato venerdì di fronte a Villa Geno.

Maxwell Osei era nato in Ghana il 20 gennaio del 2003, aveva 16 anni e venerdì mattina, con una dozzina tra amici e compagni di scuola e di squadra (giocava nell’Allievi 2003 del Gruppo Sportivo Villa Guardia) era a Villa Geno per festeggiare la fine della scuola. Maxwell studiava al Cfp di Monte Olimpino, voleva avere un futuro nell’area barman e ristorazione. Il tuffo di venerdì a mezzogiorno nel lago ha invece cambiato tutto, dalla festa alla tragedia, dalle partite di calcio, i successi, le risate spensierate alla tristezza.

La squadra di calcio in cui giocava si è fermata immediatamente. Annullate le finali dei due tornei previsti per venerdì sera ad Albate e ieri sera a Vighizzolo, impossibile giocare, impossibile parlare dopo una tragedia che ha per protagonista un ragazzo pieno di vita, scherzoso, desideroso di stare con gli amici.

«C’erano tre ragazzi della squadra con lui - racconta Carmelo Pellicanò, direttore tecnico sezione calcio del GS Villa Guardia - Lui non sapeva nuotare, probabilmente non pensava che l’acqua fosse così profonda. Subito gli altri ragazzi hanno visto che era in difficoltà, lui ha chiesto aiuto ed uno si è tuffato ed è andato in suo aiuto. Era riuscito anche a prenderlo per un braccio, ma lo spavento, la concitazione e la paura hanno fatto sì che in un attimo quella presa si è persa e non lo hanno più trovato. Poi sono arrivati i soccorsi».

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